L'ultima intervista a Tullio De Mauro

Speciale Terza Pagina

Una puntata di Terza Pagina interamente dedicata al grande linguista Tullio De Mauro.
 

In Italia abbiamo bisogno di un rinnovamento profondo dei modi e dei contenuti dell’insegnamento Vorrei raccomandare per il possibile di prendere questo lavoro per ciò che ha di più bello nel vedere il frutto immediato della crescita intellettuale ed  emotiva dei ragazzi e delle ragazze con le quali lavoriamo. Per arrivare a questo  bisogna puntare  molto sull’emotività anche dei nostri alunni ma soprattutto sulla nostra, i primi emozionati dobbiamo essere noi dinanzi al processo di acquisizione di conoscenze e di nuovi orizzonti e dobbiamo essere noi continuamente a rinnovarci anche emotivamente

 
Sono alcune delle parole tratte dalla sua ultima intervista, proposta in esclusiva dal programma Terza Pagina, una sorta di testamento spirituale del docente, che amava ed era amato profondamente dai suoi allievi. A commentare e raccontare il suo pensiero in studio, insieme ad Armando Massarenti, allora responsabile della “Domenica” del Sole 24 Ore, c'è il filosofo del linguaggio Felice Cimatti, direttore della Rivista Italiana di Filosofia del Linguaggio, che di De Mauro è uno dei suoi più stimati eredi.

Tullio De Mauro (Torre Annunziata, 1932 – Roma, 2017) si laurea in Lettere classiche a Roma nel 1956, insegna Glottologia, e poi Filosofia del linguaggio; è ordinario di Linguistica generale. All’Università di Roma Sapienza è direttore del Dipartimento di scienze del linguaggio, presidente del Corso di laurea in Filosofia, componente del Comitato interuniversitario del Lazio per la Scuola postlaurea di specializzazione per insegnanti. Insegna nelle università di Napoli, Chieti, Palermo e Salerno. Nel 1966 fonda con altri la Società di linguistica italiana, di cui è anche presidente (1969-73). È consigliere della Regione Lazio (1975-80), membro del Consiglio di amministrazione dell'università di Roma (1981-85), delegato per la didattica del rettore (1986-88) e presidente dell'Istituzione biblioteche e centri culturali di Roma (1996-97). Nel 2001 viene nominato dal Presidente della Repubblica Cavaliere di Gran Croce al Merito della Repubblica Italiana. Per l'insieme delle sue attività di ricerca, l'Accademia Nazionale dei Lincei gli attribuisce nel 2006 il premio della Presidenza della Repubblica. Nel 2008 gli viene conferito l'Honorary Doctorate dall'Università di Waseda (Tokyo). Traduce e commenta il Cours de linguistique générale di Ferdinand de Saussure (1967). Cura il DAIC. Dizionario avanzato dell'italiano corrente (1997), il Dizionario della lingua italiana (2000), il Dizionario etimologico (con M. Mancini, 2000) e il Dizionario delle parole straniere nella lingua italiana (con M. Mancini, 2001). Collabora, tra le altre riviste, con Il Mondo (1956-64), L'Espresso (1981-90) e Internazionale.