Marcello Fois, Quasi Grazia

Grazia Deledda e la sua vocazione alla scrittura

Il primo incontro di Marcello Fois con la scrittura di Grazia Deledda avviene alle elementari attraverso una novella intitolata “Il cinghialetto”. Fois ha sempre espresso la sua ammirazione nei confronti di questa scrittrice e in Quasi Grazia, testo teatrale in tre atti, pubblicato da Einaudi, decide di metterla in scena come personaggio, di raccontarla attraverso momenti decisivi della sua vita. La immagina a Nuoro, nel febbraio del 1900, al momento di partire per Roma; a Stoccolma nel 1926, prima del conferimento del Nobel; a Roma nel 1935 nello studio del cardiologo che le dice che non c’è più nulla da fare per lei. Insieme a Grazia, Fois presenta le figure che più l’hanno condizionata: la madre, Francesca, che non condivide il suo entusiasmo per la letteratura e anzi prova a osteggiare in tutti i modi il suo sogno di diventare scrittrice e il marito Palmiro, che al contrario si dedica con tutto sé stesso a favorire l’affermazione della moglie. Abbiamo incontrato Marcello Fois alla Biblioteca Nazionale di Roma nello spazio espositivo permanente dedicato a Grazia Deledda.

Con una faccia ti dicono  che ti vogliono bene, con l'altra faccia dti augurano di crepare. Sono con te, ma contro di te. Lo vedi? È pensabile? E poi si sorprendono se dici che te ne vuoi andare. Se la prendono come se li offendessi tutti personalmente...Credi che ci sia stato a casa mia qualcuno che mi abbia mai detto "brava"? Ti hanno pubblicato in continente: brava! no, quando mai! "Se la gente parla un motivo c'è"! Capito?

Marcello Fois, nato a Nuoro nel 1960, vive e lavoro a Bologna. Ha pubblicato molti libri, tra cui: Falso gotico nuorese (1993), Picta (1992), Gente del libro (1995-96), Il silenzio abitato delle case (1996), Nulla (Il Maestrale), Sheol (1997), Sempre caro (1998), Gap e Sangue dal cielo (1999), Ferro Recente e Meglio morti (1999), Dura madre (2001), Piccole storie nere (2002), Memoria del vuoto (2007), Stirpe (2009), Nel tempo di mezzo (2012), L'importanza dei luoghi comuni (2013), Luce perfetta (2016) e Quasi Grazia (2016). Ha scritto due racconti per le antologie Crimini (2005), Crimini italiani (2008) e L'altro mondo (2011). Nel 2006 ha pubblicato la raccolta di poesie L'ultima volta che sono rinato. È fra gli autori di Scena padre (2013) e dell'antologia benefica Sei per la Sardegna (2014, con Francesco Abate, Alessandro De Roma, Salvatore Mannuzzu, Michela Murgia e Paola Soriga). Ha inoltre curato l'antologia Undici per la Liguria (2015). Nel 2016 ha pubblicato il Manuale di lettura creativa.