Addio a Marco Santagata

Tra i massimi studiosi di Dante e Petrarca

A settantatrè anni è morto il grande critico letterario Marco Santagata. Era malato da tempo e le sue condizioni si sono aggravate per l'infezione da Covid. Lo ricordiamo con un'intervista su uno dei libri che aveva dedicato a Dante Alighieri, di cui aveva studiato a lungo le opere e la vita.

Chi era davvero Dante Alighieri? Com’era considerato in famiglia? Quali erano i suoi rapporti con Bice-Beatrice, la donna celebrata dalla sua poesia, e con Gemma, la moglie e la madre dei suoi figli? E la sua travagliata amicizia con Guido Cavalcanti? Come visse l’impegno in politica, l’incarico di priore, l’esilio? Cosa rappresentava per lui  la letteratura? In Come donna innamorata (Guanda), Marco Santagata sceglie la forma romanzo per avvicinare il lettore al Dante uomo, per illuminare il mistero della sua creazione letteraria.

Sapeva che prima o poi ci sarebbe arrivato. Era il cuore del libro. Di più, era proprio per raccontare quella visione che aveva deciso di scrivere un libro. e adesso che c'era arrivato, esitava. 


Marco Santagata (Zocca, 28 aprile 1947 – Pisa, 9 novembre 2020). Laureatosi all'Università di Pisa, si è poi specializzato alla Normale in letteratura italiana nel 1970. Insegna all’Università di Pisa.  Oltre a numerosi studi critici, ha pubblicato diversi romanzi, tra cui Papà non era comunista (1996), Il maestro dei santi pallidi (2003), L'amore in sé (2006), Il salto degli Orlandi (2007), Voglio una vita come la mia (2008), L'amoroso pensiero. Petrarca e il romanzo di Laura (2014).