Maria Antonietta Ferraloro, Giuseppe Tomasi di Lampedusa

Il Gattopardo raccontato a mia figlia

È un libro appassionato quello che Maria Antonietta Ferraloro dedica a Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Il Gattopardo raccontato a mia figlia, uscito dalla Nuova Frontiera Junior con le illustrazioni di Giulia Rossi. Secondo Ferraloro, Il Gattopardo è “uno dei libri più belli mai scritti” e don Fabrizio “uno dei personaggi più belli che siano mai stati creati da uno scrittore”. Ferraloro traccia un profilo biografico di Tomasi di Lampedusa soffermandosi in particolare sul suo talento per l’insegnamento e la sua prodigiosa cultura letteraria e poi entra nei temi e nell’atmosfera del romanzo. Un’ottima guida per scoprire e per approfondire la conoscenza di una pietra miliare del Novecento italiano.
L'incipit del Gattopardo:

"Nunc et in hora mortis nostrae. Amen".  La recita quotidiana del Rosario era finita. Durante mezz'ora la voce pacata del Principe aveva ricordato i Misteri Gloriosi e Dolorosi; durante mezz'ora altre voci, frammiste, avevano tessuto un brusio ondeggiante sul quale si erano distaccati i fiori d'oro di parole inconsuete: amore, verginità, morte; e durante quel brusio il salone rococò sembrava aver mutato aspetto; financo i pappagalli che spiegavano le ali iridate sulla seta del parato erano apparsi intimiditi; perfino la Maddalena, fra le due finestre, era sembrata una penitente anziché una bella biondona, svagata in chissà quali sogni, come la si vedeva sempre.

Giuseppe Tomasi di Lampedusa nasce a Palermo nel 1896. Non termina gli studi di giurisprudenza. Nel 1911 viene chiamato alle armi, partecipa alla disfatta di Caporetto e viene fatto prigioniero dagli austriaci. Riesce a fuggire e torna a piedi in Italia. Viene dimesso dall'esercito con il grado di tenente e fa ritorno in Sicilia. Da qui alterna al riposo qualche viaggio, sempre in compagnia della madre: nel frattempo compie studi sulle letterature straniere. Nel 1932 sposa a Riga la studiosa di psicanalisi Alexandra Wolff Stomersee - detta Licy. Termina di scrivere Il Gattopardo nel 1956: all'inizio il romanzo non viene preso in considerazione da varie case editrici. Muore nel 1957 per un tumore ai polmoni. Il libro viene pubblicato postumo nel 1958, dopo che Elena Croce invia il romanzo a Giorgio Bassani.

Maria Antonietta Ferraloro insegna letteratura. Ha scritto Tomasi di Lampedusa e i luoghi del Gattopardo (Pacini 2014) e L'opera-orologio. Saggi sul Gattopardo (Pacini 2017).