Marilynne Robinson: l'importanza dell'assenza

Intervista alla grande scrittrice americana

La lettera di un anziano padre al figlio che non vedrà adulto: è Gilead, il romanzo di Marilynne Robinson che insieme a Casa e Lila  ha fatto scoprire ai lettori italiani questa straordinaria scrittrice americana. Robinson ha costruito tre romanzi intorno alle stesse vicende, scegliendo ogni volta non solo un punto di vista, ma anche uno stile narrativo completamente diverso. John Ames, l’io narrante di Gilead, ha passato tutta la vita nel minuscolo paesino di Gilead, ha fatto il reverendo come suo padre e suo nonno, ha sposato la ragazza che tutti si aspettavano sposasse, quando l’ha persa insieme alla figlia, non ha più cercato una donna, fino all’incontro in chiesa con Lila, una giovane che viene dal nulla e non ha nulla. Casa sposta il focus sul vicino di casa e amico di Ames, Robert Boughton, anche lui anziano uomo di chiesa, che si ritrova a ospitare due dei suoi otto figli, Gloria e Jack, entrambi profondamente in crisi per motivi diversi. Jack, la pecora nera della famiglia, è alla disperata ricerca di un po’ di pace e più che con il padre malato si confronta con la riflessiva sorella e con Ames. Lila ci racconta in forma elusiva la storia della donna che sposa Ames e ha con lui un figlio: la sua infanzia vagabonda senza punti di riferimento, l’approdo casuale a Gilead, l’oscillazione tra la sensazione di appagamento e il sotterraneo desiderio di fuga.  In Italia per la prima volta, per ricevere il premio letterario internazionale Mondello, promosso da Fondazione Sicilia e Salone del Libro, Marilynne Robinson ha risposto alle nostre domande sui suoi personaggi, i suoi temi e i luoghi dei suoi romanzi.
Da Gilead:

È l'aspetto  più strano di questa vita, del sacerdozio. Appena ti vedono arrivare gli altri cambiano discorso e poi, a volte, quelle stesse persone vengono nel tuo studio e ti raccontano le cose più incredibili. Sotto la superficie della vita si cela una gran quantità di cose, questo lo sanno tutti. Tanta cattiveria, paura e colpa, e tanta di quella solitudine, anche dove meno ti aspetteresti di trovarla.  

Marilynne Robinson è  nata a Sandpoint il 26 novembre 1943. È docente all'Iowa Writers' Workshop e scrive sulle più importanti riviste letterarie. Il suo primo romanzo, Housekeeping (1980) ha vinto il PEN/Hemingway Award per la miglior opera prima. Successivamente Robinson ha pubblicato due raccolte di saggi: Mother Country (1989) e The Death of Adam (1998). Gilead (Einaudi, 2008) ha vinto il National Book Critics Circle Award for Fiction 2004 e il Pulitzer Prize for Fiction 2005. Einaudi ha pubblicato nel 2011 Casa e nel 2015 Lila, tutti nella traduzione di Eva Kampmann.

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