Mario Soldati: gli amici non si scelgono

Con le testimonianze di Bassani e Richelmi

Nella personalità umana ed intellettuale dello scrittore e regista Mario Soldati l’amicizia occupa un posto particolare. Le testimonianze degli amici Giorgio Bassani e Agostino Richelmi, il quale racconta il condiviso amore per la musica, la rievocazione del confino volontario con Mario Bonfantini, fanno eco alla frase di Mario Soldati riportata da Natalia Ginzburg nel suo libro Mai devi domandarmi e commentata qui dallo stesso Soldati: “gli amici non si scelgono”. I parenti si scelgono, contrariamente a quello che si pensa, si possono rifiutare; agli amici si resta vicino. I valori conviali sono per lui l'unica alternativa alla nevrosi di massa. Una frase di Soldati, rappresentativa del suo caratteristico understatement:

Per avere il senso della grandezza non è affatto necessario essere grandi, si può essere piccoli e anche piccolissimi.

Mario Soldati nasce a Torino nel 1906. Tra i suoi numerosi libri: Salmace (1929), America primo amore (1935), Lettere da Capri (Premio Strega, 1954) e La sposa americana (1977). È stato sceneggiatore e regista di ventotto film fra gli anni trenta e cinquanta. Ha diretto i film Malombra da Fogazzaro (1942) e La provinciale dal racconto di Alberto  Moravia (1952). Ha realizzato le inchieste televisive Viaggio lungo la Valle del Po (1957) e Chi legge? Un viaggio lungo il Tirreno (1960). Dalla sua raccolta I racconti del maresciallo (1967) è tratta l’omonima serie televisiva. Si spegne a Tellaro (La Spezia) nel 1999, a novantatré anni.