Matteo Nucci, L'abisso di Eros

Un viaggio nella Grecia di oggi e di ieri sulle tracce di Eros

“In qualsiasi tempo e in qualsiasi spazio, l’amore e lo squarcio che esso produce nel nostro petto e nella dimensione in cui viviamo, segna un prima e un dopo in cui ciascuno di noi prende a guardare le cose con occhi nuovi e, nei casi migliori, cerca di far sue le conoscenze di chi ricambia l’amore pur di aprirsi a vivere una nuova vita” : in L’abisso di Eros, pubblicato da Ponte alle Grazie, Matteo Nucci segue le tracce di Eros e dei suoi comprimari, prima fra tutti Peithò, la seduzione. Nucci ama la Grecia e la percorre in lungo e in largo attraverso i suoi autori e immergendosi nei suoi paesaggi, anche in quelli più lontani dalle mete turistiche. Per il suo libro sceglie una forma mista: un po’ saggio, un po’ racconto, un po’ tutt’e due. Dal Malcom Lowry di Sotto il vulcano all’Esiodo della Teogonia, passando per Omero, Saffo, Platone, Tucidide, esplora gli effetti di Eros, forza primigenia, divinità fluida, sessualmente indifferenziata. C’è tutta una parte del libro dedicata all’erotismo dell’educazione, che ha il suo esponente più illustre in Socrate (nonostante la sua bruttezza i suoi allievi lo amavano pazzamente). Stupisce che in Grecia la coppia divenuta paradigma dell’amore infinito sia quella formata da Menelao e Elena (non era Elena quella che era fuggita dal marito, non c’era voluta una sanguinosissima guerra per farla tornare? Il punto che Elena torna, e con Menelao invecchiano felici e contenti). Anche la conclusione a cui arriva Nucci è spiazzante: la perfetta unione afrodisiaca è impossibile, “per amarsi è necessario tradirsi. Lottare e disperare. Lasciarsi prendere dall’ira e dall’orgoglio. Salvare la propria dignità. Eppoi rincorrersi.”

Matteo Nucci è nato a Roma nel 1970. Ha studiato il pensiero antico, pubblicando saggi su Empedocle, Socrate e Platone e una nuova edizione del Simposio. Nel 2009 è uscito da Ponte alle Grazie il suo primo romanzo, Sono comuni le cose degli amici, finalista al Premio Strega 2010; nel 2011, il romanzo-saggio Il toro non sbaglia mai. Nel 2013 ha pubblicato il saggio narrativo Le lacrime degli eroi (Einaudi). I suoi racconti sono apparsi in antologie e riviste (soprattutto Il Caffè Illustrato e Nuovi Argomenti); i suoi articoli e reportage di viaggio escono su Il Venerdì di Repubblica.