Nautilus Economia - Vincenzo Cerami

Gli aspetti economici della cultura

Con Vincenzo Cerami, sceneggiatore, drammaturgo e docente presso la scuola di cinema di Cinecittà Act Multimedia, analizziamo l'aspetto economico della cultura. Si parte dalla mancanza di fondi per il cinema italiano, a discapito della qualità e dell’aspetto "esotico" del cinema, al quale bisognerebbe assicurare i giusti mezzi, per poter riconquistare quelle fette di mercato accaparrate dal cinema straniero. La questione si espande a tutti i tagli sulla cultura ed agli esigui investimenti del nostro Paese in materia, prendendo come esempio la cattiva distribuzione dei fondi del FUS, il Fondo Unico per lo Spettacolo e il Teatro Valle di Roma, oggi occupato dai lavoratori della cultura, che si stanno mobilitando per ottenere dallo Stato più risorse. A seguire Alberto Quadrio Curzio, nella sua rubrica “Elzeviro” ci porta tra i grandi temi dell’economia, oggi la nascita dell’Unione Europea.

Il cinema ha dei momenti di magia e dei momenti un po' più standardizzari, da produzione media. Il cinema vive di momenti poetici, estemporanei, di poesia, per cui magari con un super8 come quello con cui ha iniziato Nanni Moretti puoi fare un film geniale e irripetibile. Ogni tanto avvengono questi miracoli, però un'azienda non può vivere di miracoli, e deve impostarsi in maniera un po' più aziendale - Vincenzo Cerami


Vincenzo Cerami nasce a Roma il 2 novembre 1940 e qui muore il 17 luglio 2013.  Nel 1966 è aiuto regista di Pier Paolo Pasolini per "Uccellacci e uccellini"; è del '76 il suo primo romanzo Un borghese piccolo piccolo, segnato da una positiva accoglienza della critica e portato l'anno dopo sullo schermo da Mario Monicelli. Ha così inizio una carriera ricchissima; al cinema, è autore di soggetto e sceneggiatura per "Casotto" (1977) di Sergio Citti, col quale firma pure "Il minestrone" (1981) e " Mortacci" (1988). Collabora alla scrittura di "Colpire al cuore" (1982), "I ragazzi di via Panisperna" (1989) e "Porte aperte" (1990) di Gianni Amelio; con Marco Bellocchio per "Salto nel vuoto" (1980) e "Gli occhi, la bocca" (1982); con Giuseppe Bertolucci per "Segreti, segreti" (1984), con Francesca Comencini per "Pianoforte" (1985), con Ettore Scola per "Il viaggio di Capitan Fracassa" (1990), con Antonio Albanese per "Uomo d'acqua dolce" (1997) e "La fame e la sete" (1999) e “A.A.A. Achille” che si aggiudica nel 2003 il Grifone d'oro come miglior film. Di grande successo, inoltre, i suoi script ideati assieme a Benigni: "Il piccolo diavolo" (1988), "Johnny Stecchino" (1991), "Il mostro" (1994), "La vita è bella" (1997)  e nel 2002 “Pinocchio”. Nel 2001 torna alla narrativa con Fantasmi, edito da Einaudi e per i Meridiani Mondadori pubblica "La trascrizione dello sguardo", saggio introduttivo a Per il cinema, un volume che raccoglie i soggetti e le sceneggiature di Pier Paolo Pasolini. Nel 2002 pubblica per Garzanti Un borghese piccolo piccoloConsigli a un giovane scrittore e Pensieri così, in virtù della quale gli viene conferito a Madrid il premio "Viajes con mi cuaderno".Del 1997 è il libro Fattacci, in cui Cerami racconta e analizza quattro delitti saliti alla ribalta della cronaca italiana; la raccolta di racconti La sindrome di Tourette e il romanzo L'incontro sono del 2005; Vite bugiarde è del 2007. Muore a Roma il 17 luglio 2013.

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