Norman Manea: il rifugio magico
Intervista di Stas' Gawronski
Da più di vent'anni Norman Manea ha lasciato la Romania, stanco della censura, di una vita non libera, della dittatura. Ora, professore di cultura europea, racconta di quando, allievo modello e segretario dell'Organizzazione della gioventù comunista, sembrava piacere molto alle ragazze, anche se avere una relazione intima nella Romania comunista era a dir poco un'avventura. Di come, già a scuola, si disamorò dello stalinismo. Delle assurdità della burocrazia romena. Della decisione di vivere a Bucarest, di laurearsi in ingegneria e di diventare uno scrittore. Racconta ancora di come, poco prima del crollo della dittatura, approdato in Germania grazie a una borsa di studio, scelse con consapevolezza di non tornare in patria e di essere uno scrittore in esilio. Ebreo, decise di non andare in Israele, approdò invece negli Stati Uniti. Storia, letteratura, patria, amore, l'oblio dell'Olocausto, la questione israeliana e la condizione odierna degli scrittori negli Stati Uniti d'America in questa intervista di Cultbook Factory a cura di Stas' Gawronski.
Le speculazioni che si fanno intorno alle catastrofi della storia sono sicuramente importanti, ma alla fine il criterio che ci serve per giudicare un libro è il suo valore. I miei libri anche se si occupano di situazioni estrenme non sono libri funebri, spero che il lettore ci trovi dentro umorismo, vitalità e perfino una certa fiducia negli uomini - Norman Manea
Norman Manea è nato in Bucovina nel 1936, nella sua vita ha subito prima la persecuzione nazista e l'internamento in un lager e poi la dittatura di Ceauşescu. Oggi insegna letteratura a New York, dove è fuggito nel 1986. I suoi romanzi risentono di questi influssi, soprattutto Clow. Il dittatore e l'artista (Net, 2004), La quinta impossibilità. Scrittura d'esilio (Il Saggiatore, 2006) e Il ritorno dell'huligano (Net, 2004). Tra i suoi libri più importanti ci sono Felicità obbligatoria (Il Saggiatore, 2008), La busta nera (Il Saggiatore, 2009) e Il rifugio magico (Il Saggiatore, 2011).