Odissea, Canto XXI: la gara dell'arco

Dallo sceneggiato Rai del 1968

Un episodio dell`Odissea nella versione dello sceneggiato televisivo diretto da Franco Rossi nel 1968.
Mentre i Proci affrontano la gara dell`arco, Odisseo, sotto le mentite spoglie di un mendicante, si rivela al fedele pastore Filezio, chiedendone la collaborazione. Il premio della competizione è la mano di Penelope, ma nessuno dei contendenti riesce a tendere l`arco. Odisseo chiede allora di potersi cimentare nella sfida, ma Antinoo, uno dei principi che occupano da lungo tempo la reggia, si oppone. Penelope, promotrice della gara, è invece favorevole e riesce a spuntarla. Odisseo tende agevolmente l`arco, dopo averlo riscaldato, e scocca la freccia.

L'incipit dell'Odissea:

Narrami, o musa, dell'eroe multiforme, che tanto
vagò, dopo che distrusse la Rocca sacra di Troia:
di molti uomini vide le città e conobbe i pensieri,
molti dolori patì sul mare nell'animo suo,
per riacquistare a sé la vita e il ritorno ai compagni.
Ma i compagni neanche così li salvò, pur volendo:
con la loro empietà si perdettero,
stolti, che mangiarono i buoi del Sole
Iperione: ad essi tolse il dì del ritorno.
Racconta qualcosa anche a noi, o dea figlia di Zeus. 


Omero è il poeta greco cui sono attribuiti i due più importanti poemi epici della letteratura graca: l'Iliade e l'Odissea. Sulla sua biografia non ci sono certezze e anzi la sua vita è ammantata di leggenda, pertanto  per gli storiografi è stato estremamente complesso e delicato tentare di ricomporne le vicende storiche, tanto che molte questioni cruciali sono ancora aperte, come per esempio in che periodo sia vissuto e dove precisamente. 

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