Oliver Sacks: teoria della mente

Il caso del cieco che vede per la prima volta

Oliver Sacks, neurologo e scrittore, prende in esame alcune situazioni-limite della percezione visiva, nelle quali si trova rimessa in questione, a livello sperimentale, l'identificazione dell'oggetto in rapporto alla forma e ai colori. Il problema, posto da Molyneux in una celebre lettera a Locke, della possibilità per un cieco nato di riconoscere con la vista, dopo un'operazione riuscita, gli oggetti identificati precedentemente col tatto, viene riesaminato da Sacks attraverso il caso di un suo paziente, che non riusciva a ricollegare la caoticità degli stimoli visivi con l'immagine tattile fornita di senso della sua esperienza di cieco. Il primo e più difficile compito della categorizzazione percettiva è l'apprendimento delle categorie di oggetti e delle loro relazioni.

Il suo cervello si trova a che fare con un imput nuovo, con qualcosa che è assolutamente senza senso. Quest'uomo si è costruito un'immagine abbastanza intelligibile del mondo senza la vista, ed ecco che sopraggiunge la vista: è inopportuna, estranea e priva di senso. 


Oliver Sacks (Londra 1933 - New York 2015) è stato un grande neurologo e scrittore, e ha insegnato Neurologia in diverse università tra le quali l'Università di Los Angeles, la Columbia University e la New York University School of Medicine. Il suo libro più noto è Risvegli dal quale è stato tratto il film omonimo con Robin Williams e Robert De Niro. Tra gli altri suoi best seller ricordiamo Su una gamba sola e L'uomo che scambiò sua moglie per un cappello.

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