Paolo Cognetti, Le otto montagne

Strega 2017 e Premio Arpea Letteratura e Poesia di Montagna

La Giuria del Premio Nazionale Mario Arpea Letteratura e Poesia di Montagna riunitasi a Villa Cidonio, sede del Parco regionale Sirente-Velino, a Rocca di Mezzo, all’unanimità ha conferito il Premio Speciale 2021 all’opera Le otto montagne di Paolo Cognetti, il libro con cui lo scrittore ha vinto il Premio Strega nel 2017. Giunta all’ottava edizione, la rassegna letteraria abruzzese, presieduta dal Dott. Alessandro Masi, Segretario generale della Società Dante Alighieri e composta dalla Prof.ssa Maria Teresa Giusti, docente di Storia contemporanea presso l’Università G. d'Annunzio di Chieti-Pescara, Prof.ssa Daniela Quieti anglista e giornalista, Prof. Antonio Sorella, docente di Storia della Letteratura e della Lingua italiana presso l’Università G. d’Annunzio di Chieti-Pescara, dopo avere preso in esame le centinaia di elaborati prevenuti e aver tributato vincitori ex-aequo Massimo Pamio e Giuseppe Vetromile per la sezione poesia inedita, Francesca Lo Bue per la poesia edita, Roberto Mantovani per la narrativa o saggistica, ha deciso all’unanimità di assegnare il Premio Speciale a Paolo Cognetti con la seguente motivazione: “il libro Le otto montagne offre uno spaccato di vita e di cultura di un piccolo paese di montagna ai piedi del Monte Rosa le cui tradizioni rimandano anche alla vita dei centri dell’Appennino abruzzese, fondendo abitudini e stili di vita consimili di cui il Premio Mario Arpea riconosce il valore. La montagna fa da sfondo ad una storia di amicizia e di solidarietà, valori sui quali si fonda il carattere dei popoli montani ove l’ambiente non sempre favorevole, mette alla prova e rafforza legami personali”.

Sin dalle prime pagine di Le otto montagne, l’ultimo romanzo di Paolo Cognetti, pubblicato da Einaudi, si resta conquistati dalla voce dello scrittore: una voce autentica, chiara e sommessa insieme, a cui il lettore si affida pienamente. Storia del passaggio dall’infanzia alla maturità, Le otto montagne mette in scena Pietro, figlio unico di una coppia che vive a Milano, padre chimico burbero, madre assistente sanitaria, socievole e affettuosa. I genitori di Pietro amano entrambi la montagna, ma in modo diverso: il primo ama scalarla e la sua meta preferita sono le pietraie, i ghiacciai, la seconda ama i boschi e i paesi. Pietro appena può si accoda al padre, anche perché le gite sono una delle poche occasioni che ha per stargli accanto. A Grana, il paesino sotto il Monte Rosa, dove la famiglia prende in affitto una casetta, c’è Bruno, un coetaneo di Pietro che pascola le mucche e in breve i due diventano inseparabili, ma solo per il periodo estivo. Romanzo su due amici che crescono in ambienti diversi, sentendosi quasi fratelli (con la gelosia e gli alti e bassi tipici del rapporto tra questi), Le otto montagne è anche un romanzo sul padre, sul dialogo a distanza con una figura fondamentale che non s’interrompe neppure con la morte, è un romanzo sulla montagna, sui suoi paesaggi, i suoi odori, i suoi sapori, la sua decadenza (gli abitanti che l’abbandonano, l’impossibilità di sopravvivere facendo gli antichi mestieri) ed è un romanzo sulla ricerca di sé che passa attraverso partenze e ritorni da un luogo dell’anima.

Mio padre aveva il suo modo di andare in montagna.Poco incline alla meditazione, tutto caparbietà e spavalderia. Saliva senza dosare le forze, sempre in gara con qualcuno o qualcosa, e dove il sentiero gli pareva lungo tagliava per la linea di massima pendenza. Con lui era vietato fermarsi, vietatao lamentarsi per la fame o la fatica o il freddo, ma si poteva cantare una bella canzone, specie sotto il temporale o nella nebbia fitta.E lanciare ululati buttandosi giù per i nevai.

Paolo Cognetti è nato a Milano il 27 gennaio 1978. Ha scritto: Manuale per ragazze di successo, minimum fax, 2004; Una cosa piccola che sta per esplodere, minimum fax, 2007; Sofia si veste sempre di nero, minimum fax 2012; Il ragazzo selvatico, Terre di Mezzo, 2013; A pesca nelle pozze più profonde, minimum fax, 2014; Le otto montagne, Einaudi, 2016. Appassionato conoscitore di New York e della letteratura americana, ha pubblicato nel 2010 New York è una finestra senza tende, Laterza (che contiene il documentario Il lato sbagliato del ponte di cui è autore e regista) e, nel 2014, Tutte le mie preghiere guardano verso ovest (Edt). Con Le otto montagne ha vinto nel 2019 il Premio Strega e il Premio Strega Giovani. Il suo blog è paolocognetti.blogspot.it.