Paolo Poli su François-René de Chateaubriand

L'amore per la letteratura francese

Il grande attore e regista teatrale Paolo Poli, laureato in letteratura francese, ha sempre avuto un grande amore per narrativa e poesia e ha debuttato in teatro nel 1958 con Finale di partita di Samuele Beckett. In questo video parla con Antonio Debendetti delle Memorie di François René de Chateaubriand. Ironicamente afferma che la preferenza accordata allo scrittore francese è dettata da un fattore piuttosto casuale: "È un autore il cui nome - dice - come quello di Bismarck, evoca ricette di cucina: si vede che avevo fame". Ma poi, più seriamente, racconta come in epoca fascista, da ragazzo, abbia scoperto la passione per la letteratura della "cugina-nemica" Francia. A consigliargli la lettura di Chateaubriand, rivela l’attore, fu il costumista di Jean Cocteau. Nelle Memorie "Chateaubriand torna al passato con una tecnica che anticipa Proust, partendo da un dettaglio". Ed è con tale “tecnica” che racconta i suoi settant'anni di vita, dalla rivoluzione francese a Napoleone alla Restaurazione, dicendo cose spiritosissime su Napoleone Bonaparte, facendo paragoni acuti tra lui e George Washington e raccontando la Roma del Papa. Da Memorie d'oltretomba:

L'uomo non ha una sola e identica vita; ne ha diverse giustapposte, ed è la sua miseria

François-René de Chateaubriand nasce il 4 settembre 1768. È stato uno scrittore, politico e diplomatico francese. Considerato il fondatore del Romanticismo letterario francese, il suo libro più famoso è Il genio del Cristianesimo. Nelle Memorie d’oltretomba racconta la sua vita che coincide con una parte decisiva della storia della Francia, la fine dell’Ancien Régime, passando attraverso la Rivoluzione e la parabola di Napoleone. Muore a Saint-Malo in Francia nel 1848.