Patrizia Cavalli legge Elsa Morante

Canto per il gatto Alvaro

Patrizia Cavalli legge alcune poesie di Elsa Morante, autrice che ha lungamente frequentato dopo il suo trasferimento da Todi a Roma. In occasione della rassegna Come musica, la poesia 2013 al Teatro Argentina di Roma, Rai Letteratura propone la lettura di Canto per il gatto Alvaro, una poesia raccolta in Menzogna e sortilegio di Elsa Morante.

Fra le mie braccia è il tuo nido, 
o pigro, o focoso genio, o lucente, 
o mio futile! Mezzogiorni e tenebre 
son tue magioni, e ti trasformi 
di colomba in gufo, e dalle tombe 
voli alle regioni dei fumi. 
Quando ogni luce è spenta, accendi al nero 
le tue pupille, o doppiero 
del mio dormiveglia, e s'incrina 
la tregua solenne, ardono effimere 
mille torce, tigri infantili 
s'inseguono nei dolci deliri. 
Poi riposi le fatue lampade 
che saranno al mattino il vanto 
del mio davanzale, il fior gemello 
occhibello. E t'ero uguale! 
Uguale! Ricordi, tu, 
arrogante mestizia? Di foglie 
tetro e sfolgorante, un giardino 
abitammo insieme, fra il popolo 
barbaro del Paradiso. Fu per me l'esilio, 
ma la camera tua là rimane, 
e nella mia terrestre fugace passi 
giocante pellegrino. Perché mi concedi 
il tuo favore, o selvaggio?
Mentre i tuoi pari, gli animali celesti 
gustan le folli indolenze, le antelucane feste 
di guerre e cacce senza cuori, perché 
tu qui con me? Perenne, tu, libero, ingenuo, 
e io tre cose ho in sorte: 
prigione peccato e morte. 
Fra lune e soli, fra lucenti spini, erbe e chimere 
saltano le immortali giovani fiere, 
i galanti fratelli dai bei nomi: Ricciuto, 
Atropo, Viola, Fior di Passione, Palomba, 
nel fastoso uragano del primo giorno... 
E tu? Per amor mio?
Non mi rispondi? Le confidenze invidiate 
imprigioni tu, come spada di Damasco le storie d'oro 
in velluto zebrato. Segreti di fiere 
non si dicono a donne. Chiudi gli occhi e cantami 
lusinghe lusinghe coi tuoi sospiri ronzanti, 
ape mia, fila i tuoi mieli. 
Si ripiega la memoria ombrosa 
d'ogni domanda io voglio riposarmi. 
L'allegria d'averti amico 
basta al cuore. E di mie fole e stragi 
coi tuoi baci, coi tuoi dolci lamenti, 
tu mi consoli, 
o gatto mio!

Elsa Morante nasce a Roma il 18 agosto 1912. Dopo aver esordito con i racconti Il gioco segreto, sposa Alberto Moravia e si dedica alla stesura di una grande saga familiare, Menzogna e sortilegio che vince il premio Viareggio. È il suo romanzo d’esordio e contiene già il tema a lei caro, che svilupperà in tutti i suoi romanzi, dell’insanabile contrasto fra realtà e illusioni. Elsa Morante pubblica pochissimi libri, tutti accompagnati da un lungo e complesso lavoro linguistico. L’isola di Arturo vince il Premio Strega nel 1957. Seguono i racconti de Lo scialle andaluso e nel 1974 La Storia che suscita un acceso dibattito per il radicale pessimismo che attraversa le sue pagine. Il suo ultimo romanzo è Aracoeli. Muore il 25 novembre 1985.

Patrizia Cavalli è nata a Todi nel 1947 e vive a Roma. Ha pubblicato le raccolte di versi: Le mie poesie non cambieranno il mondo (1974), Il cielo (1981), Poesie 1974-1992 (Einaudi, 1992), L’io singolare proprio mio (Einaudi, 1999), Sempre aperto teatro (Einaudi, 1999), Pigre divinità e pigra sorte (Einaudi, 2006), Datura (Einaudi, 2013). Per le musiche di Diana Tejera ha realizzato i testi di Al cuore fa bene far le scale (con CD audio, Dati Voland, 2012). Ha tradotto dall’inglese e dal francese narrativa e teatro.