Nelo Risi, poeta e regista

Un ritratto di Arcangelo Mazzoleni

Nelo Risi, fratello del grande regista Dino, era nato a Milano il 21 aprile 1920. Laureato in Medicina, come il fratello, è stato poeta, regista e raffinato traduttore. La sua prima raccolta di versi, Le opere e i giorni, esce nel 1941 e Luciano Anceschi inserisce i suoi componimenti nell’antologia Linea lombarda del 1952. Nel 1956 si impone all’attenzione della critica con Polso teso. E sono ancora Eugenio Montale, Giovanni Raboni e Cesare Garboli a rilevare, negli anni, il valore della sua poesia che si apre al sentimento civile e sceglie un linguaggio piano e diretto.

La cosa importante è che una situazione di prosa, cioè giornalistica, si possa tradurre, con un rispetto maggiore e un’inventiva libera, in poesia.


Così Nelo Risi sintetizzava il suo rapporto con la scrittura, un metodo di lavoro costante ma non al riparo da lunghe intermittenze e silenzi. Nel 1970 vince il Premio Viareggio per  la raccolta Di certe cose. Indimenticabili il suo film Andremo in città del 1966, adattamento del romanzo omonimo di sua moglie Edith Bruck, sopravvissuta ai campi di concentramento, e il cortometraggio dedicato ai Fratelli Rosselli, Nastro d’Argento nel 1960. Un’ultima testamentaria sintesi alle telecamere di Rai Cultura, appena tre anni fa, lo descrive più di ogni altra analisi:

Io sono un privilegiato, oggi che ho novant’anni, mi posso solo lamentare che la vita diventa breve, ma per il resto mi dico ‘cosa vuoi  di più?’. Non vado più al cinema, ma conosco il cinema. Il romanzo? Conosco il romanzo. So cosa sono i grandi con cui non potevo gareggiare. Ho avuto la possibilità di rompere una realtà e di fare di questa realtà un premio.

Intellettuale appartato e generoso, Nelo Risi ha pubblicato la sua ultima raccolta di versi, Né il giorno né l’ora, nel 2008.
Rai Cultura lo ricorda con questo video-ritratto realizzato da Arcangelo Mazzoleni per la trasmissione Scrittori per un anno.