La geografia immaginaria della Divina Commedia

Commento di Giulio Ferroni e Giorgio Stabile

Il filmato, tratto dallo Speciale Dante di Rai Scuola, descrive attraverso i contributi scientifici di Giulio Ferroni e Giorgio Stabile una sorta di geografia immaginaria della Divina Commedia:

Il cosmo di Dante, che è il cosmo di Aristotele, il cosmo greco, è un cosmo a puzzle: c'è una cornice che è rappresentata dall'ultimo cielo, poi una serie di regioni l'una dentro l'altra che sono esattamente come pezzi di puzzle, la cui caratteristica è la differenza qualitativa dei luoghi. 


Dante Alighieri, considerato il padre della lingua italiana nonché pilastro della letteratura mondiale, nacque a Firenze tra il 21 maggio e il 21 giugno del 1265. La sua opera più importante, la Comedìa, conosciuta come la Divina commedia e composta tra il 1306 e il 1321, è letta e studiata in tutto il mondo e rappresenta probabilmente la più importante testimonianza della letteratura medievale e del dolce stil novo. Tra le sue altre, magistrali e celeberrime opere ricordiamo: la Vita Nova, composta tra il 1292 e il 1293, dedicata all'amore per Beatrice e che comprende il sonetto Tanto gentile e tanto onesta pare; il Convivio, composto tra il 1303 e il 1308, in cui emerge il ruolo civile della letteratura; il De vulgari eloquentia, trattato composto in latino tra il 1303 e il 1304 in cui Dante difende la dignità e l'importanza della lingua "volgare"; e De monarchia, opera composta tra il 1310 e il 1313 in cui convergono tutto il suo pensiero e la sua filosofia politica. Muore a Ravenna, in esilio dalla sua amata Firenze, nella notte tra il 13 e il 14 settembre del 1321.