Roberto Saviano e la potenza della letteratura

Zero zero zero

A Barolo, il 6 luglio 2013, una sorpresa si è “infiltrata” nel calendario degli incontri culturali in programma: in occasione del Festival Collisioni: nelle Langhe è arrivato lo scrittore Roberto Saviano per incontrare i protagonisti del Progetto Giovani, oltre 500 ragazzi che ogni anno vengono ospitati nei giorni del festival. Saviano è salito sul palco della Piazza Rossa insieme al giornalista torinese Gabriele Madala e durante l’incontro - alla domanda di una giovane interessata a conoscere il suo giudizio sulla potenza della letteratura - l’autore del bestseller Gomorra ha risposto sottolineando come la letteratura sia in grado di rendere universale una storia particolare, perché:

la letteratura mette paura nella misura in cui diventa uno strumento che permette a una storia marginale di diventare vicinissima, nota, conosciuta

 

Roberto Saviano è nato a Napoli il 22 settembre 1979. Figlio del medico napoletano Luigi Saviano e di Miriam Haftar, si è laureato in Filosofia all'Università degli Studi di Napoli Federico II, dove è stato allievo dello storico meridionalista Francesco Barbagallo. Comincia la sua carriera giornalistica nel 2002 scrivendo per numerose riviste e quotidiani tra cui: Pulp, Diario, Sud, Il Manifesto, il sito web Nazione Indiana e per l'osservatorio sulla camorra del Corriere del Mezzogiorno. Nel marzo 2006 esce nella collana Strade Blu dell'editore Mondadori il suo primo romanzo Gomorra Viaggio nell'impero economico e nel sogno di dominio della camorra. Da Gomorra sono stati tratti uno spettacolo teatrale, che è valso a Saviano gli Olimpici del Teatro 2008 come miglior autore di novità italiana, e l'omonimo film diretto da Matteo Garrone vincitore al Festival di Cannes del prestigioso Grand Prix Speciale della Giuria. Durante una manifestazione per la legalità tenuta il 23 settembre del 2006 a Casal Di Principe, lo scrittore denunciò in piazza gli affari dei capi del clan dei Casalesi, invitando la popolazione a ribellarsi. A causa delle minacce ed intimidazioni subite, l'allora Ministro dell'Interno, Giuliano Amato, ha deciso di assegnargli la scorta per motivi di sicurezza dal 13 ottobre 2006. Attualmente in Italia Saviano collabora con L'espresso e La Repubblica, negli Stati Uniti con il Washington Post, il New York Times e il Time, in Spagna con El Pais, in Germania con Die Zeit e Der Spiegel, in Svezia con Expressen e Gran Bretagna con il Times.

 

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