Silvio Perrella e l'incontro con Calvino

Un'intervista impossibile

Nel suo libro Insperati incontri pubblicato da Gaffi Editore, il critico letterario Silvio Perrella ha dedicato un capitolo a un’intervista immaginaria a Italo Calvino, che Perrella fa intervistare da Ludmilla, personaggio di Se una notte d’inverno un viaggiatore (pubblicato da Calvino nel 1979). In questa intervista Perrella ci ha regalato una delle “sottrazioni” necessarie del libro Insperati incontri, e cioè il vero incontro, non citato nel libro, che ebbe con Italo Calvino nel 1984 a Palermo, in occasione del premio Mondello appena vinto da Calvino per il romanzo Palomar, sul quale all’epoca Parrella stava preparando la tesi di laurea. Un incontro davvero insperato che però Silvio Parrella considera un incontro “mancato”. In questa intervista ci ha spiegato perché, aggiungendo anche qual è, a suo parere, il valore letterario e intellettuale di Italo Calvino che oggi manca di più alla letteratura italiana.

Calvino in realtà era taciturno, come il suo Palomar e non loquace come in questa intervista impossibile.

Italo Calvino nasce a Santiago de Las Vegas de La Habana il 15 ottobre 1923, figlio di due scienziati (il padre è agronomo, la madre biologa). Si trasferisce in Italia con la famiglia e frequenta le scuole a Sanremo. Terminato il liceo si iscrive ad Agraria, ma interrompe l'Università per evitare l'arruolamento forzato e dopo l'8 settembre si unisce alle brigate partigiane nella Brigata Garibaldi. Nel 1944 entra nel Pci e alla fine della guerra ne diventa militante attivo. Si laurea alla facoltà di lettere di Torino e nel frattempo inizia a collaborare a riviste (tra cui il Politecnico di Vittorini) e quotidiani. Entra a lavorare all'Einaudi e nel 1950 viene assunto definitivamente come redattore. Iniziano i questi anni le prime uscite dei suoi romanzi, tutti accolti con grande stima dalla critica internazionale. Nel 1964 sposa all'Avana Esther Judith Singer e l'anno successivo nasce la figlia Giovanna. Nel 1966 si trasferisce a Parigi con la famiglia. Inizia a collaborare con il Corriere della Sera, quindi con La Repubblica su cui scrive fino al 1984.  Nel 1980 una raccolta dei suoi saggi viene pubblicata con il titolo di Una Pietra Sopra e nello stesso anno si trasferisce a Roma. Nel 1983 pubblica Palomar, una serie di racconti ricchi di “disillusa amarezza” e l’anno dopo presso Garzanti, pubblica Collezione di Sabbia. Nel 1985 invitato a tenere una serie di lezioni a Cambridge alla Haward University, prepara le Lezioni Americane che verranno pubblicate postume nel 1988. Colpito il 6 settembre da ictus, muore a Castiglione di Pescaia nella notte fra il 18 e il 19. Tra i suoi libri più letti: Il visconte dimezzatoIl barone rampanteIl cavaliere inesistenteLe città invisibiliSe una notte d'inverno un viaggiatore.