Maria Luisa Spaziani: 50 anni di poesia

I festeggiamenti al Teatro Argentina di Roma

La poetessa Maria Luisa Spaziani ricorda in questa intervista il suo esordio in poesia nel 1954 con Le acque del sabato, e il grande festeggiamento per il cinquantenario nel 2004 al Teatro Argentina di Roma, durante il quale, temendo la troppa cerimoniosità dell'evento, scelse di leggere alcuni suoi scritti umoristici:

Feci un'intervista impossibile a Giosuè Carducci cercando di demolirlo, con Carducci che si difendeva come un’aquila in gabbia - Maria Luisa Spaziani


Maria Luisa Spaziani (Torino, 1922 – Roma, 2014), poetessa e francesista, giovanissima s’appassiona alla letteratura francese e alla figura di Giovanna d’Arco. Diciannovenne, dirige la rivista Il dado, cui collaborano Vasco Pratolini, Sandro Penna, Vincenzo Ciaffi e la stessa Virginia Woolf che le invia, poco prima di morire, alcune pagine del romanzo Le onde con una delicata dedica "alla piccola direttrice". L’esordio in poesia è del 1954, con Le acque del sabato. Seguono Il gong (1962), Utilità della memoria (1966), L’occhio del ciclone (1970), Transito con catene (1977). Per la raccolta Geometria del disordine (1981) vince il Premio Viareggio. E una speciale accoglienza ricevono anche La stella del libero arbitrio (1986), I fasti dell’ortica (1966), La traversata dell’oasi (2002), La luna è già alta (2006). Ma il gioiello della sua produzione è il poema-romanzo Giovanna d’Arco (1990) con cui suggella la sua passione per la figura della Pulzella d’Orléans. Nel ’92 pubblica Donne in poesia. Tra gli altri ulteriori contributi ricordiamo anche racconti, lavori teatrali e memorabili traduzioni d’autore e scritti di critica. Il lungo sodalizio con Eugenio Montale è testimoniato da 360 lettere del poeta, oggi custodite nell’archivio di Maria Corti presso l’Università di Pavia, è stata anche presidente dell’Universitas Montaliana e del Premio Montale.