Antonio Tabucchi: Il tempo invecchia in fretta

Andrea Bajani sul tempo in Tabucchi

Da Antonio Tabucchi. La vita non basta, Speciale Scrittori per un anno di Paolo Di Paolo e Alessandra Urbani, regia di Daniela Mazzoli, interventi di Antonio Tabucchi conservati negli archivi della Rai, introdotti e commentati da scrittori a lui particolarmente legati: Dacia Maraini, Romana Petri, Marco Baliani, Ugo Riccarelli, Andrea Bajani. Qui Andrea Bajani si sofferma sulla concezione di tempo in Tabucchi: "il tempo era diventato la dimensione in cui Antonio aveva cominciato a vivere"

La vita si vive e non la si capisce. È molto difficile capire la vita mentre la stiamo vivendo perché sta passando e noi siamo occupati a viverla. È come quando un’orchestra suona, lei sente la musica. La partitura, lo spartito, lo vede dopo, ma quando lo vede la musica non c’è più.
Antonio Tabucchi

Antonio Tabucchi nasce a Pisa il 24 settembre 1943. Si laurea nel 1969 con una tesi sul Surrealismo in Portogallo, si perfeziona alla Scuola Normale Superiore di Pisa negli anni Settanta e nel 1973 viene chiamato ad insegnare lingua e letteratura portoghese a Bologna. Il suo primo romanzo è Piazza d'Italia (1975). Pubblica i racconti: Il gioco del rovescio, 1981; Piccoli equivoci senza importanza, 1985; L'angelo nero, 1991 e i romanzi: Notturno indiano, 1984; Il filo dell'orizzonte, 1986; Requiem, scritto in portoghese, 1991, tradotto in italiano nel 1992; Sostiene Pereira, 1994; La testa perduta di Damasceno Monteiro, 1997. Per il teatro scrive I dialoghi mancati (1988). Cura un'antologia dell'opera di Fernando Pessoa (Una sola moltitudine, due volumi, 1979-84), autore al quale dedica gran parte della propria attività di studioso. Muore a Lisbona il 22 marzo 2012. Nel 2018 la sua opera omnia è stata raccolta in due volumi.