Teresa Ciabatti, Matrigna
La scomparsa di un bambino e la devastazione di una famiglia
Al centro del nuovo romanzo di Teresa Ciabatti, Matrigna (Solferino), c’è una scomparsa. Noemi, la protagonista e io narrante, a nove anni ha perso il fratello Andrea di sei. Erano per strada a Carnevale e a un tratto lei non ha più sentito la sua mano. È passato parecchio tempo, Noemi ha abbandonato il paese, vive in città, fa la traduttrice e ha un compagno. Costretta a tornare a casa per un incidente della madre, Noemi scopre che questa è cambiata, ha ritrovato la gioia di vivere accanto a Luca, un giovane uomo che la zia ritiene un approfittatore. Partendo da questa trama lineare, Ciabatti esplora il tema che le è più congeniale, quello dei grovigli sentimentali all’interno della famiglia: la gelosia di Noemi nei confronti di Andrea, il preferito della madre, che rende per la ragazzina ancora più drammatica la sua perdita; l’orgoglio della madre che, privata del suo trofeo, può comunque esibire ovunque la foto del bel bambino scomparso. E Luca chi è veramente? Un horror famigliare senza una sbavatura. L'incipit:
Teresa Ciabatti è nata a Orbetello e vive a Roma. È autrice di romanzi e di racconti pubblicati in antologie e apparsi anche sulle riviste «Nuovi Argomenti» e «Granta». Tra i suoi romanzi: I giorni felici (Mondadori 2008), e Il mio paradiso è deserto (Rizzoli 2013). Il suo romanzo più recente è La più amata (Mondadori 2017).Era inverno quando mio fratello sparì. La mamma mi aveva chiesto di tenerlo per mano. Dunque è da questa mano che si è staccato. E dunque se avessi stretto più forte, se solo avessi stretto fino a fargli male pur di non perderlo in mezzo alla gente che spingeva, e alla cascata di coriandoli, se solo io, Noemi, nove anni appena compiuti, avessi stretto fortissimo. Torno a quel giorno sperando di scoprire nuovi dettagli, invece rimane tutto indefinito, come l'intera infanzia prima della sparizione: una sequela di immagini slegate, a volte brevi scene che non risolvono alcun mistero. Eccoci, in estate, sotto l'albero del nostro giardino.