Tonino Guerra

La vita, le opere, il pensiero

Tonino Guerra si racconta nella puntata ritratto realizzata da Luca Ricciardi, Massimo Betti e Caterina Martucci per la trasmissione di Rai Cultura, Scrittori per un anno. Lo scrittore racconta il periodo romano, gli amici, le collaborazioni con Fellini, i fratelli Taviani, Rosi, Antonioni. Parla di fotografia, di silenzio, di tempo. 

Le cose sono cambiate dentro di me, a questo punto c’è sempre più la voglia di stare in casa. La casa diventa il continente. La casa diventa sempre più il viaggio definitivo.

Tonino Guerra è nato a Santarcangelo di Romagna nel 1920 ed è scomparso all’età di 92 anni nel 2012. All’esperienza giovanile di maestro elementare si sovrappone ben presto quella tragica della guerra e della prigionia in Germania. Dopo il periodo bellico, si trasferisce a Roma nel ’53 dove ha modo di cimentarsi nel cinema come sceneggiatore per vari registi: Rosi, Petri, Angelopulos, Tarkowskij e in particolare Fellini e Antonioni. Con quest’ultimo ha anche scritto la favola L’aquilone (1982). Di grande rilevanza è la sua produzione poetica in dialetto romagnolo: l’esordio è nel 1946 con I scarabòcc. Nel 1950 pubblica La s-ciuptèda (La schioppettata). Nel 1954 esce Lunario, ampliato nel 1972 nel volume I bu (I buoi), Poesie romagnole. Nel 1981 esce l’importante raccolta poetica Il miele, cui segue nel 1986 Il viaggio. Tra le opere di narrativa, ricordiamo: La storia di Fortunato (1952), Dopo i leoni (1956), L’equilibrio (1967), L’uomo parallelo (1969), Cento uccelli (1974), le favole di Millemosche (con Luigi Malerba, 1969), Storie dell’anno Mille (1972), I guardatori della luna (1981), La pioggia tiepida (1984), Il libro delle chiese abbandonate (1988), Cenere (1990), Farfalle (2002), Polvere di sole. 101 storie per accendere l'umanità (2012).