Tullio De Mauro: l'origine del linguaggio
Importanza della zoosemiotica
In questa intervista, realizzata nel 1995 per l’Enciclopedia Multimediale delle Scienze Filosofiche, il grande linguista italiano Tullio De Mauro (Torre Annunziata, 1932 – Roma, 2017), interrogato sul problema delle origini del linguaggio, parla della sua svalutazione ad opera dei glottologi e dei filosofi del linguaggio, come Humboldt o Croce, a favore dell’effettivo funzionamento della lingua. Ma verso la metà del nostro secolo il problema si è riaperto in seguito alle ricerche di zoosemiotica che hanno mostrato rudimentali forme di interazione comunicativa anche in organismi unicellulari. Il linguaggio umano ha adesso una preistoria evolutiva, che può aiutare a comprenderlo, mediante lo studio comparato delle forme di comunicazione di altre specie viventi. La nuova domanda è: quando si sono accumulati, nella storia del genere umano, i prerequisiti necessari al sorgere della comunicazione linguistica?
Il mondo della comunicazione è più vasto di quello degli esseri umani, forme di comunicazione molto sofisticate esistono tra i mammiferi acquatici, tra le api, e un po' alla volta è nata una disciplina nuova, la zoosemiotica, cioè lo studio sistematico dei modi di comunicazione per simboli e per segni propri di specie animali diverse dal genere umano - Tullio De Mauro
Tullio De Mauro (Torre Annunziata, 1932 – Roma, 2017) si laurea in Lettere classiche a Roma nel 1956, insegna Glottologia, e poi Filosofia del linguaggio; è ordinario di Linguistica generale. All’Università di Roma Sapienza è direttore del Dipartimento di scienze del linguaggio, presidente del Corso di laurea in Filosofia, componente del Comitato interuniversitario del Lazio per la Scuola postlaurea di specializzazione per insegnanti. Insegna nelle università di Napoli, Chieti, Palermo e Salerno. Nel 1966 fonda con altri la Società di linguistica italiana, di cui è anche presidente (1969-73). È consigliere della Regione Lazio (1975-80), membro del Consiglio di amministrazione dell'università di Roma (1981-85), delegato per la didattica del rettore (1986-88) e presidente dell'Istituzione biblioteche e centri culturali di Roma (1996-97). Nel 2001 viene nominato dal Presidente della Repubblica Cavaliere di Gran Croce al Merito della Repubblica Italiana. Per l'insieme delle sue attività di ricerca, l'Accademia Nazionale dei Lincei gli attribuisce nel 2006 il premio della Presidenza della Repubblica. Nel 2008 gli viene conferito l'Honorary Doctorate dall'Università di Waseda (Tokyo). Traduce e commenta il Cours de linguistique générale di Ferdinand de Saussure (1967). Cura il DAIC. Dizionario avanzato dell'italiano corrente (1997), il Dizionario della lingua italiana (2000), il Dizionario etimologico (con M. Mancini, 2000) e il Dizionario delle parole straniere nella lingua italiana (con M. Mancini, 2001). Collabora, tra le altre riviste, con Il Mondo (1956-64), L'Espresso (1981-90) e Internazionale.