Walter Siti, Bruciare tutto
Un prete di periferia e le sfide della modernità
Un prete trentenne è il protagonista del romanzo di Walter Siti, Bruciare tutto, pubblicato da Rizzoli. Il Leo di Siti ha avuto un’infanzia infelice, ha una fede tormentata, e una volta scoperta la propria omosessualità, ha scelto il sacerdozio come sfida nei confronti di Dio. La sua intransigenza lo rende inquieto: lo infastidiscono i luoghi comuni che sente in confessione e la voglia di assoluzione che lo circonda; non ha pazienza con le coppie che si preparano al matrimonio.È il mondo dei bambini, con la sua logica stralunata ad attrarlo, ma essendo questo interesse mischiato con il senso di colpa per il rapporto avuto a vent’anni con un undicenne, Leo è condannato a non avere pace. Libro fatto di dialoghi e teso a dimostrare che tra gli adulti ci si scambia per lo più chiacchiericcio insensato Bruciare tutto è un testo rabbioso e dolente. A Tempo di Libri abbiamo incontrato Walter Siti e parlato con lui dei temi del libro e delle polemiche che ha suscitato.
“L’Isis è il perfetto complementare dell’Occidente: a chi ha cancellato la morte rispondono coi kamikaze, alla fine delle ideologie con una fede monolitica, a chi non osa più nominare la rivoluzione con una prospettiva radicalmente rivoluzionaria: a una civiltà con le chiese vuote oppongono la centralità della religione, all’estetizzazione del reale reagiscono con la più brutale iconoclastia; rovesciano il masochismo con cui ci offriamo alla tecnologia nell’uso sapientemente sadico della tecnologia stessa, sfidano il nostro pubblico chiacchiericcio (o “talk”) con sermoni di antica retorica, arringhe profetiche, proclami senza ironia
Walter Siti, nato a Modena il 20 maggio 1947, vive a Milano. Ha insegnato nelle università di Pisa, Cosenza e L’Aquila. È il curatore delle opere complete di Pier Paolo Pasolini e, dal 2013, il direttore di “Granta Italia”. Tra i suoi libri: Scuola di nudo, Troppi paradisi, Il canto del diavolo e Resistere non serve a niente (Premio Strega 2013), Exit strategy (2014).