Carlos Solito, La ballata dei sassi

Ritorno a Matera

Ettore ha studiato finanza, è stato a Londra e Milano, ha guadagnato bene. Un giorno però sente il richiamo di Matera, della sua terra e decide di tornare indietro. Prima di partire, a Milano, in un bar, incontra Maria, che dirige una casa edtrice ed è colpita da lui e dai suoi versi. La ballata dei sassi di Carlos Solito (Sperling & Kupfer) racconta di lui e di lei: di Ettore che si riappropria dei suoi spazi, che riprende contatto con la sua gente e di Maria che si mette in viaggio per cercarlo e scopre un luogo incantato e persone magnifiche.

I paesi, ci pensi ai nostri paesi del Sud. Sanno campare con intonaco rotto e chianche levigate, sottane merlate e i fazzoletti dei lutti a imprigionare la bellezza, con le pietre che sanno invecchiare e l’affascino da sciorinare nella penobra, le alici salate e i calli da accarezzare con in grembo la fatica, le zingare che maledicono e le zitelle d’un secolo, i poeti randagi e i contadini che sanno tutte le albe della loro vita. E nelle viscere hanno miniere di rassegnazione da leccare sulle punte delle dita e ogni tanto filoni di euforia, voglia di scappare che pesa come un assedio di scirocco. Al Sud i paesi sono una meraviglia e io, io alzo le mani e bacio questa luna.

Carlos Solito, scrittore, fotografo, giornalista e regista, è nato a Grottaglie, in provincia di Taranto. Dirige spot pubblicitari, videoclip musicali e cortometraggi. Ha scritto la raccolta di racconti Il contrario del sole (Versante Sud, 2010) e Montagne (Elliot, 2012), insieme a Dacia Maraini, Paolo Rumiz, Maurizio Maggiani, Franco Arminio, Andrea Bocconi e altri. Dal suo primo romanzo, Sciamenesciá (Elliot, 2016), sarà tratto un film.