Laura Pugno, La metà di bosco
L'isola dei misteri
La metà di bosco di Laura Pugno (Marsilio) racconta di Salvo, giovane medico insonne, costretto dal suo primario a prendersi una vacanza perché non si regge più in piedi. Salvo accoglie l’invito del suo amico Kostas ad andare in un’isola greca vicino Rodi dove lui ha una casa; ci sono stati insieme da ragazzi, lì troverà Nikos, il nipote sedicenne, e l’ex cognata di questo, Magdalini, ora incinta di un ricco tedesco. Arrivato a Halki, Salvo riprende a fare lunghi sonni ed è rallegrato dalla compagnia di Nikos e della sua ragazza Cora. Decide di lasciarli soli per un po’ e quando torna da una breve gita tutto è cambiato. Scoprirà che sull’isoletta di fronte, per metà secca e per metà coperta da un fitto bosco, i morti riappaiono e aiutano i vivi ad abituarsi alla perdita. Un’altra suggestiva tappa nel percorso narrativo di Pugno che si muove sul sottile crinale tra realtà e immaginazione.
Laura Pugno è nata a Roma il 30 aprile 1970. Ha pubblicato la raccolta di racconti Sleepwalking (Sironi 2002) e i romanzi Quando verrai (minimum fax 2009), Antartide (minimum fax 2011), La caccia (Ponte alle Grazie 2012), La ragazza selvaggia (Marsilio 2016, Premio Selezione Campiello 2017) e Sirene (Einaudi, 2007, Marsilio 2017). In poesia: Il colore oro (Le Lettere 2007), La mente paesaggio (Perrone 2010), Bianco (Nottetempo 2016) e I diecimila giorni: Poesie scelte 1991-2016 (Feltrinelli Zoom 2016); è inoltre inclusa nell’antologia einaudiana Nuovi poeti italiani 6 (2012). Dirige l’Istituto Italiano di Cultura di Madrid.I pochi giorni passati a Halki non gli erano sembrati, a vent'anni, particolarmente esaltanti, ma il loro splendore era cresciuto silenziosamente nel ricordo, e se chiudeva gli occhi gli sembrava di rivedere la terra secca e dorata dell'isola, dove l'acqua scarseggiava da sempre, e veniva in parte dissalata e in parte portata fin lì da una nave cisterna, il mare profondissimo, e, a nord, la forma piatta di Alimia e quella selvaggia dell'isolotto di Krev, misteriosamente ricoperto, in quei paraggi secchi e massacrati dal vento, d auna metà di bosco di cui nessuno sapeva spiegarsi l'esistenza