Leonardo Colombati, Estate

L'albergatore e il serial killer

S'intitola Estate, il nuovo romanzo di Leonardo Colombati, il cui protagonista, Jacopo D’Alverno viene definito un giovane vecchio, viziato, pauroso e nostalgico. Quando lo incontriamo, il quarantacinquenne Jacopo ha perso tutto: un incendio appiccato da una sigaretta ha rovinato l’albergo sul mare che ha ereditato dal padre e la moglie l’ha lasciato perché nel momento del pericolo non ha pensato subito a lei e alla figlia. Jacopo rivede Astrid che da ragazzo lo faceva impazzire e parte con lei per Oslo, dove va a seguire il processo contro Anders Breivik, l’uomo che ha sterminato sessantanove ragazzi, dicendo di aver agito per legittima difesa del suo popolo. Anche una volta tornato in Italia e riviste le donne della sua vita (la moglie, la figlia, la sorella, la madre) Jacopo continuerà a pensare all’omicida e al suo folle orgoglio. Romanzo sui bilanci esistenziali (“perché la vita, per la gran parte del tempo, è così amorfa?”), Estate è un invito a guardare avanti, ad accettare le proprie imperfezioni e quelle degli altri: “resistere e adattarsi, non c’è altra scelta”.

Io poi non so bene – non l’ho mai capito – se l’hotel sia stato per me un paradiso (perduto) o una camera di tortura. Tutti i miei ricordi più felici vi sono ambientati; ma anche quelli più tragici. È un posto che, nonostante i momenti belli, non ha mai permesso al bambino e al ragazzo che ero di provare una vera felicità; anzi: mi ha sempre trasmesso un vago senso di minaccia, di pericolo incombente

Leonardo Colombati è nato a Roma nel 1970. Scrittore e giornalista, è direttore di Nuovi Argomenti. Tra i suoi libri: Perceber. Romanzo eroicomico (Sironi, 2005; Fandango, 2010), Rio (Rizzoli, 2007), Il re (Mondadori, 2009) e 1960 (Mondadori, 2014). Ha curato Bruce Springsteen. Come un killer sotto il sole. Il grande romanzo americano (1972-2007), (Sironi, 2007), La canzone italiana 1861-2011. Storie e testi (Mondadori, 2011. Nel 2016 ha fondato con Emanuele Trevi la scuola di scrittura Molly Bloom, che dirige.

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