Rossano Astremo, Pier Paolo Pasolini

Il poeta corsaro raccontato ai ragazzi

Scritto da Rossano Astremo e illustrato da Giulia Rossi per La Nuova Frontiera Junior, Pier Paolo Pasolini, Il poeta corsaro, racconta vita e opere di Pasolini, a partire dalla giovinezza dello scrittore fino alla terribile morte a Roma il 2 novembre 1975. Astremo sottolinea l’ampiezza di interessi che caratterizza l’opera pasoliniana, dalla poesia al cinema, dalla narrativa al giornalismo e la sua curiosità (“per Pasolini la curiosità è l’unico istinto di cui l’educatore può debitamente usufruire”). Si sofferma in particolare sugli Scritti corsari in cui ci troviamo di fronte “un Pasolini assolutamente libero, libero nella sua capacità di criticare partiti di destra e di sinistra con la stessa fermezza, libero di attaccare la chiesa, di demonizzare la televisione, di ostracizzare la classe borghese, di mostrare profonda nostalgia per un tempo ormai andato e perduto”.

Un piccolo omaggio in parole all’intellettuale che più di altri ha cambiato la mia esistenza

Rossano Astremo è nato a Grottaglie, in provincia di Taranto, nel 1979, da anni vive e lavora a Roma. Ha pubblicato otto libri, tra cui 101 cose da fare in Puglia almeno una volta nella vita (Newton Compton 2009) e il romanzo, scritto assieme a Elisabetta Liguori, Tutto questo silenzio (Besa 2010). Un suo racconto è nell’antologia Sangu (Manni 2011).

Pier Paolo Pasolini (Bologna, 1922 – Roma, 1975) scrittore, poeta, regista, sceneggiatore, drammaturgo e giornalista, è stato uno tra i maggiori intellettuali italiani e può ben essere ascritto ai grandi classici del Novecento. Dotato di un'eccezionale versatilità culturale, è stato un implacabile osservatore dei cambiamenti della società italiana dal secondo dopoguerra sino alla metà degli anni Settanta, suscitando spesso forti polemiche e accesi dibattiti per la radicalità dei suoi giudizi, assai critici nei riguardi delle abitudini borghesi e della nascente società dei consumi, come anche nei confronti del Sessantotto e dei suoi protagonisti. Il rapporto con la propria omosessualità è stato al centro del suo personaggio pubblico, fino a definirne la morte, avvenuta in circostanze drammatiche e mai perfettamente chiarite all'idroscalo di Ostia il 2 novembre 1975. Tra i suoi film ricordiamo Accattone (1961), Mamma Roma (1962), Il vangelo secondo Matteo (1964), il documentario Comizi d’amore (1965) e Uccellacci e uccellini (1966). Tra le sue opere letterarie più importanti ricordiamo per la poesia La meglio gioventù (1954), Le ceneri di Gramsci (1957); e per la narrativa Ragazzi di vita (1955), Una vita violenta (1959), Teorema (1968) e Petrolio, pubblicato postumo nel 1992. Ricordiamo inoltre Scritti corsari (1975), imprescindibile raccolta di articoli pubblicati da Pasolini tra il 1973 e il 1975 sulle colonne di diversi quotidiani.