Stefano Carrai, Saba

Vita e opere dell'autore del Canzoniere

Il Saba di Stefano Carrai (Salerno editore) offre un appassionato profilo umano e biografico dello scrittore triestino, visto come “un poeta troppo trascurato dalla critica e dal pubblico in conseguenza della sua fedeltà a sé stesso e del suo rifuggire dalle mode” . Poeta nato a Trieste quando questa era fuori dall’Italia ma poeta italianissimo che si colloca nella linea poetica che parte da Petrarca e passa da Leopardi.

Saba è un poeta secondo me troppo trascurato, soprattutto dalla critica, ma di conseguenza anche dal pubblico. Certo questo ha a che vedere anche con questa sua peculiarità, e cioè il fatto che Saba è stato sempre fedele a se stesso, non inclinato a seguire mode di nessun genere.

 
Umberto Saba, pseudonimo di Umberto Poli, nasce a Trieste il 9 marzo 1883. La sua prima raccolta poetica Poesie risale al 1911, mentre nel 1912 pubblica la raccolta Con i miei occhi (il mio secondo libro di versi), in seguito ribattezzata Trieste e una donna. Dopo la Grande Guerra, durante la quale viene richiamato alle armi e collabora con il giornale Il popolo d’Italia da posizioni interventiste, vede la luce per la prima volta il Canzoniere, una raccolta di poesie a cui lavorava dai primi anni del secolo e che viene pubblicata nel 1922. Nel 1926 pubblica Figure e canti, mentre nel 1928 la rivista Solaria, con cui collaboraa e grazie alla quale comincia a frequentare più assiduamente il mondo letterario, gli dedica un intero numero. Nel frattempo, mentre la sua fama di poeta si consolida, si fanno sempre più insistenti delle crisi nervose con cui combatte da anni, e comincia a essere seguito dallo psicanalista Edoardo Weiss, che ha in cura anche lo scrittore Italo Svevo. Poco prima della seconda guerra mondiale, alla promulgazione delle leggi razziali del 1938, a causa delle sue origini ebraiche è costretto a rifugiarsi a Parigi. Nel 1939 torna in Italia ma, nonostante l’aiuto di alcuni amici, tra cui Eugenio Montale, Giuseppe Ungaretti e Carlo Levi, deve nascondersi e cambiare spesso città, il che non gli impedisce di pubblicare proprio in quel periodo la raccolta Ultime cose. Dopo la guerra Saba collabora con il quotidiano Il Corriere della Sera, nel 1946 vince il Premio Viareggio per le poesie del dopoguerra, nel 1951 il Premio Accademia dei Lincei e il Premio Taormina e nel 1953 l’Università di Roma La Sapienza gli conferisce la Laurea Honoris Causa. Muore a Gorizia il 25 agosto 1957.
 
 
Stefano Carrai è nato a Firenze nel 1955. È professore ordinario di Letteratura Italiana presso l’Università degli Studi di Siena. Ha insegnato, a vario titolo, nelle Università di Trento, Leida, Ginevra e Nancy. Tra i suoi libri: Dante elegiaco. Una chiave di lettura per la «Vita nova», 2006; Il caso clinico di Zeno e altri studi di filologia e critica sveviana (2010).