Kent Haruf, Le nostre anime di notte

Fabio Cremonesi sull'ultimo romanzo di Haruf

Di Kent Haruf, scrittore americano, nato a Pueblo in Colorado nel 1943 e morto il 30 novembre 2014, in italiano sono stati pubblicati finora quattro libri, la Trilogia della pianura e Le nostre anime di notte. A tradurli per la casa editrice NN è stato Fabio Cremonesi. Questi romanzi di Haruf sono ambientati nell’immaginaria cittadina di Holt e parlano di persone comuni, pensionati, bambini, bovari, insegnanti, ubriaconi. A rendere speciale il mondo di Haruf è la qualità dei rapporti umani che lui rappresenta: nelle sue storie i destini individuali s’intrecciano in modi spesso imprevedibili e i legami di amicizia spesso surclassano quelli familiari. C’è il male nei suoi libri, ci sono genitori incapaci di prendersi cura dei figli, ci sono figli che impongono ai vecchi genitori il loro modo di vedere le cose, ci sono bulli di ogni età, c’è la malattia, c’è la morte ma s’intravede anche una traccia di paradiso in terra e questa compare ogni volta che tra le persone s’istaurano relazioni autentiche. I due vedovi di Le nostre anime di notte che passano insieme le notti chiacchierando e riflettendo sul loro passato, i vecchi di Canto della pianura che si prendono cura della ragazza incinta cacciata di casa dalla madre, le vicine di casa della ragazza tornata dal padre malato di cancro in Benedizione sono personaggi che s’imprimono nella memoria del lettore, che gli restituiscono una speranza nel futuro della nostra specie. Con Fabio Cremonesi abbiamo parlato del segreto della scrittura di Kent Haruf, dei suoi temi, dei suoi personaggi, e del successo della sua opera in Italia.

E poi ci fu il giorno in cui Addie Moore fece una telefonata a Louis Waters. Era una sera di maggio, appena prima che facesse buio. Vivevano a un isolato di distanza in Ceddar Street, nella parte più vecchia della città, olmi e bagolari e un solo acero cresciuti sul ciglio della strada e prati verdi che si stendevano dal marciapiede fino alle case a due piani. Era stata una giornata tiepida, ma a sera aveva rinfrescato. Dopo aver camminato sotto gli alberi, la donna svoltò all'altezza della casa di Louis.

Kent Haruf è nato nel 1943 a Pueblo, Colorado, figlio di un pastore metodista e di un'insegnante. Laureatosi nel 1965 presso la Nebraska Wesleyan University, dove in seguito avrebbe insegnato, trascorre i due anni successivi come insegnante di inglese per i bambini delle scuole medie nel corpo di pace in Turchia. Obiettore di coscienza durante la guerra del Vietnam, in sostituzione del servizio militare lavora in un ospedale di riabilitazione a Denver e in un orfanotrofio. Prima di diventare scrittore è bracciante agricolo, operaio edile, assistente in cliniche riabilitative, bibliotecario, docente universitario, bidello. Nel 1982 pubblica il suo primo racconto, Now (And Then), in cui il narratore racconta il ritorno a casa della madre dal Wisconsin attraverso l'Iowa. Nel 1990 pubblica Where You Once Belonged, ma è solo a 56 anni, con Plainsong (1999) (Canto della pianura) che Haruf giunge alla notorietà. Nel 2000 dopo aver vissuto per circa un decennio a Carbondale, Illinois, fa ritorno in Colorado. Assecondando i desideri della sua seconda moglie Cathy Dempsey, si stabilisce in montagna, in una casa di tronchi vicino alla città di Salida. Nel 2004 pubblica Eventide (Crepuscolo), il seguito di Plainsong (Canto della pianura), che vince il Colorado Book Award . Qui muore il 30 novembre 2014, all'età di 71 anni, a causa di una malattia polmonare. Our Souls at Night (Le nostre anime di notte) è uscito postumo negli Stati Uniti.

Fabio Cremonesi ha studiato storia dell’arte medievale, ha un passato da dirigente in una multinazionale delle telecomunicazioni e da editore, oggi si dedica alla traduzione a tempo pieno. Traduce da tedesco, inglese, spagnolo, catalano.