Lo sbarco di Tips di Michael Morpurgo secondo Marina Rullo
Un villaggio inglese e le prove dello sbarco in Normandia
Ambientato tra il settembre 1943 e l’ottobre 1944, Lo sbarco di Tips di Michael Morpurgo, pubblicato dal Battello a vapore nella traduzione di Marina Rullo, racconta la simulazione che gli americani fecero in Inghilterra dello sbarco in Normandia. Morpurgo immagina Lily, una dodicenne del Devon, costretta come tutti gli abitanti del suo paese ad evacuare per consentire agli yankee di fare la loro esercitazione militare. Preoccupata per la sua gatta Tips, che è sparita al momento del trasloco, Lily torna di nascosto a casa e conosce un soldato nero Adolphus con il quale stringe un rapporto di grande amicizia. Nel frattempo la ragazzina si lega anche a Barry, un coetaneo sfollato da Londra che viene a stare con loro a casa di suo zio. Nell’aprile del ’44 molti americani perdono la vita colpiti da motosiluranti tedeschi durante l’Operazione Tiger: tra loro c’è il miglior amico di Adolphus, Harry. Dopo lo sbarco, Lily torna alla fattoria e trova un messaggio che le hanno lasciato i due soldati. Questa storia è contenuta nel diario che Lily consegna al nipote; l’epilogo della vicenda è un nuovo incontro tra Lily e Adolphus entrambi vedovi e il loro matrimonio a sorpresa. Del libro ci ha parlato la sua traduttrice, Marina Rullo.
Michael Morpurgo, nato a St Albans nello Hertfordshire nel 1943, ha al suo attivo ha più di cento libri. Dopo la laurea è stato insegnante, poi si è dedicato, assieme alla moglie Clare, all'organizzazione di Farms for the City Children (Fattorie per i bambini di città), associazione benefica che vuole avvicinare i bambini di città alla vita di campagna. Il suo impegno civile e letterario gli ha permesso di diventare, nel 2006, Ufficiale dell'Impero Britannico. Fra i suoi principali successi War Horse, Il naufragio dello Zanzibar, Il Regno di Kensuke e La guerra del soldato Pace.A scuola, al villaggio, ovunque vai e chiunque incontri, non si parla d’altro: l’evacuazione. È come se a tutti fosse capitata tra capo e collo una maledizione. Nessuno sorride più. Nessuno è più lo stesso. Da quando abbiamo saputo la notizia, è calato un nebbione che avvolge ogni cosa e cerca di infilarsi in casa dalle finestre. Chissà se andrà mai via, chissà se rivedremo ancora il sole