Màrius Serra, Il romanzo di Sant Jordi
Un thriller satirico sul mondo dei libri
A Barcellona il 23 aprile si festeggiano i libri e le rose: la città e in particolare le Ramblas si riempiono di banchetti in nome di Sant Jordi. Nel Romanzo di Sant Jordi, pubblicato da Marcos y Marcos nella traduzione di Beatrice Parisi, Màrius Serra si diverte a mettere alla berlina la società letteraria nel suo insieme: autori speranzosi di scalare i vertici delle classifiche, editori disposti a tutto pur di restare a galla, lettori a caccia di autografi, giornalisti vanitosi… Tra i personaggi, molti scrittori realmente esistenti, tra cui anche un Màrius Serra che farà una brutta fine, dopo aver brevemente assaporato il successo del suo libro ambientato all’interno del festival; c’è in giro un serial killer che sgonfia gli scrittori come palloncini, facendo svanire il grasso dal loro corpo. Ad aiutare la polizia a venire a capo del mistero (che si svolge tutto in un giorno con un orologio che scandisce le ore dalle 5:55 del mattino alle 23:59) Oriol Comas I Coma, esperto di giochi (è sua l’idea del gioco dell’Ego per cui una frotta di ragazzi misura l’ego degli autori attraverso domande mirate), nella vita consulente di Serra sul versante enigmi. Un modo intelligente per ricordare a tutti che la cultura è gioco e che prendersi troppo sul serio fa male alla letteratura oltre che alla società.
Màrius Serra è nato a Barcellona nel 1963. Ha esordito nel mondo letterario pubblicando traduzioni, racconti, romanzi, libri su giochi di parole, cruciverba e articoli su quotidiani e riviste. Come esperto enigmista e ludolinguista collabora con radio, televisione e mediadigitali. Ama la filologia. Ha pubblicato vari romanzi, tradotti in diverse lingue e vincitori di premi prestigiosi, tra cui il premio Ramon Llull, e il premio Sant Jordi.La cultura è gioco e chi non si mette in gioco non fa altro che riprodurre gli schemi che critica. La saggezza è flessibilità, non rigidità. Quando scegliamo un percorso, a volte ci intestardiamo a credere che sia l’unica strada possibile e lo blindiamo perché non ci siano vie d’uscita. Ci riempiamo di ragioni per darci ragione e ci dichiaramo fanatici difensori del nostro modo di vedere le cose. Diventiamo adulti solenni e scacciamo il bambino curioso che tutti ci portiamo dentro.