Simona Sparaco, Nel silenzio delle nostre parole
Premio letterario DeA Planeta: un incendio e le sue conseguenze
Un palazzo berlinese prende fuoco di notte per il cortocircuito di un frigorifero, alcune persone perdono la vita nell’incendio, altre si salvano: prendendo spunto dal rogo della Greenfell Tower di Londra, Simona Sparaco, nel romanzo Nel silenzio delle nostre parole, racconta una storia di genitori e di figli, di affetti ritrovati grazie al dolore. I protagonisti del libro sono Alice, una ragazza di Tivoli che, in Germania per l’Erasmus, ha conosciuto Matthias di cui non ha ancora parlato a sua madre; Naima, una signora affetta da sclerosi multipla, in disaccordo con il figlio che vorrebbe mandarla in casa di riposo; Polina, una ballerina che ha partorito da poco senza aver mai desiderato essere madre. A chiamare i vigili del fuoco sarà Hulya, che lavora nel negozio di fronte al palazzo e ha filmato tutti i suoi inquilini, avendo la passione per i video. Sparaco ricostruisce le ore precedenti la catastrofe, offrendo dei ritratti a tutto tondo dei suoi personaggi, dei loro sogni, delle loro preoccupazioni, e racconta anche il dopo, gli effetti che l’evento ha avuto sui sopravvissuti.
Simona Sparaco è nata a Roma nel 1978. Dopo la laurea inglese in Scienze della Comunicazione, è tornata in Italia e si è iscritta alla facoltà di Lettere, indirizzo Spettacolo. Ha poi frequentato diversi corsi di scrittura creativa, tra cui il master della scuola Holden di Torino. Nel 2008 ha pubblicato il romanzo Lovebook e, nel 2010, Bastardi senza amore. Nel 2013 è uscito per Giunti Nessuno sa di noi; nel 2014, sempre per Giunti, Se chiudo gli occhi. Equazione di un amore è del 2016.Hulya solleva gli occhi dal display e avverte un brivido morderle la spina dorsale. C’è un uomo, in piedi, davanti a lei. Ha il fiatone e gli occhi sbarrati, come se avesse appena sorpreso un mostro dall’altra parte della strada. «Io non ho un cellulare, chiama i pompieri!» le urla, indicando con un braccio in direzione del ponte. «Un palazzo sta bruciando!»