Ernesto Ferrero, Francesco e il sultano

San Francesco tra i crociati

 
Il 24 giugno 1219 Francesco s’imbarca da Ancora con Frate Illuminato per raggiungere Il Sultano. È il suo secondo tentativo di raggiungere la Terra Santa (la prima si è dovuto fermare per il maltempo) ed è molto provato fisicamente.  In Francesco e il sultano Ernesto Ferrero racconta l’incontro tra due persone che, pur nel contesto di una guerra sanguinosa (Damietta, la città in cui è arroccato il Sultano è sotto assedio da parte dei crociati) si parlano e si ascoltano, trovano punti di contatto tra le rispettive religioni e arrivano ad apprezzarsi reciprocamente. Di questo episodio la vita di Francesco scritta da Bonaventura da Bagnoregio dà una versione fuorviante, descrivendo il santo pronto ad affrontare un rovo ardente pur di spingere il Sultano alla conversione; di qui la celebre raffigurazione che si ammira nella Basilica di Assisi. Un romanzo dalla ricca documentazione e dalla scrittura impeccabile che restituisce all’autore del Cantico delle creature il pacifismo radicale, l'aspirazione a una fede assoluta che lo hanno caratterizzato insieme al dolore per i travisamenti subiti dal suo messaggio.

Francesco non voleva essere chiamato soldato di Cristo perché respingeva l’idea di impugnare delle armi, ma combatteva fino all’ultima stilla di energia una battaglia disperata contro forze soverchianti: non voleva arrendersi all’evidenza della fragilità degli uomini. Era un nocchiero che voleva salvare dalle sirene marinai già disposti a cedere alle loro seduzioni.    

 
Ernesto Ferrero è nato a Torino il 6 maggio 1938. Ha lavorato a lungo in editoria e ha diretto il Salone del libro di Torino dal 1998 al 2016. Tra i suoi libri, i romanzi N. (Premio Strega 2000), L'anno dell'Indiano (2001), Disegnare il vento (Premio Selezione Campiello 2011), Storia di Quirina, di una talpa e di un orto di montagna (2014), tutti presso Einaudi, insieme a Barbablú. Gilles de Rais e il tramonto del Medioevo (2004) e al saggio Primo Levi. La vita, le opere (2007). Sempre per Einaudi, ha pubblicato nel 2018 Amarcord bianconero e nel 2019 Francesco e il Sultano. Presso Mondadori le Lezioni napoleoniche (2002) e presso Feltrinelli il libro di memorie einaudiane I migliori anni della nostra vita (2005). Traduttore di Flaubert, Céline e Perec, è presidente del Centro studi Primo Levi di Torino.