Guido Lombardi, Il ladro di giorni

Padre figlio on the road

Raccontato in prima persona dall’undicenne Salvo, Il ladro di giorni di Guido Lombardi (Feltrinelli) s’incentra sul viaggio che il protagonista compie in macchina con suo padre Vincenzo da Trento a Bari. Vincenzo ha scontato sei anni di carcere e vuole vendicarsi dell’uomo che ha fatto la spia e l’ha consegnato alla polizia; Salvo questo non lo sa, ma non si fida del padre (in una delle prime fermate gli ha sentito dire a un amico “un bambino è meglio di una pistola”). Lombardi segue le tragicomiche giornate di questo ragazzino giudizioso, molto provato dalla vita (sua madre che soffriva di depressione si è suicidata, è dovuto andare a vivere con gli zii lontano da casa), molto curioso e molto intelligente, alle prese con un adulto irresponsabile (da piccolo lo chiamavano Vincenzino Passaguai e da allora non è cambiato). Tra un furto, una truffa, una fuga, e incontri uno più bizzarro dell’altro, il legame tra padre e figlio si stringe sempre di più. Finale a sorpresa. Il Ladro di giorni è anche un film scritto e diretto dallo stesso Guido Lombardi: sarà presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma.

La paura di farsi male deve essere affrontata e dominata, mai nascosta o aggirata. Dovete usare la paura di sbagliare per non sbagliare. Dovete diventare padroni della caduta, solo così si diventa campioni.

Guido Lombardi (Napoli, 1975) è regista, sceneggiatore e scrittore. Ha diretto Là-bas (Leone del Futuro alla 68a Mostra internazionale di arte cinematografica di Venezia) e Take Five, in concorso al Festival di Roma. Ha pubblicato Non mi avrete mai (Einaudi, 2013; con Gaetano Di Vaio) e Teste matte (Chiarelettere, 2015; con Salvatore Striano). Da Il ladro di giorni (Feltrinelli, 2019) è tratto l’omonimo film  prodotto da Indigo Film e Bronx Film, con regia dello stesso autore.