Matteo Meschiari, L'ora del mondo

Primo nella classifica di qualità dell'Indiscreto

Nell’Ora del mondo di Matteo Meschiari (Hacca) a Libera, una bambina senza una mano che si aggira per le Terre Soprane, viene affidata la missione di trovare il Mezzo Patriarca perduto. Sua guida all’inizio del viaggio è l’Uomo Somaro. In un paesaggio da favola che rispecchia quello dell’Appennino settentrionale, la protagonista incontra creature varie (compreso il narratore) fino ad approdare a Modena dove raggiugerà il suo obiettivo. Una storia costruita su registri stilistici diversi, capace di dar conto della realtà umana, ma anche di quella animale e vegetale: un’avventura dello spirito all'interno di una nuova mitologia ricca di suggestioni.  

Le Terre Soprane sono un luogo doppio. Tu vedi una cosa io ne vedo un’altra. Tu vai su un sentiero e lui ti porta dove ti dice la mappa. Ci vado io o qualcuno di un Popolo ed eccoti in un posto completamente diverso. Gli Dei invece stanno proprio nelle cose. Voglio dire dentro. Non sai mai dove sono. Non li vedi mai arrivare. Una pietra. Un tronco. Una pozza ghiacciata. Ti sono addosso quando vogliono loro e l’unica è stare preparati. Però ci sono i luoghi salvi. Dove loro non vengono mai e tu puoi dormire e riposare. Nessuno ha la mappa dei luoghi salvi tranne me. E ovviamente i Patriarchi. E gli Dei.

Matteo Meschiari (Modena 1968) è poeta e scrittore. Insegna antropologia e geografia all’Università di Palermo, studia il paesaggio in letteratura, la wilderness, il camminare, lo spazio percepito e vissuto in culture europee ed extraeuropee. Ha pubblicato le sue ricerche presso vari editori, tra cui Sellerio, Liguori e Quodlibet. Nel 1997 ha fondato lo Studio Italiano di Geopoetica. Tra i suoi libri: Sistemi selvaggi. Antropologia del paesaggio scritto (2008), Dino Campana. Formazione del paesaggio (2008), Terra sapiens. Antropologie del paesaggio (2010), Nati dalle colline. Percorsi di etnoecologia (2010), Spazi Uniti d’America. Etnografia di un immaginario (2012), Uccidere spazi. Microanalisi della corrida (2013), Geofanie. La terra postmoderna (2015), Antispazi. Wilderness Apocalisse Utopia (2015), Artico nero (2016), Geoanarchia. Appunti di resistenza ecologica (2017), Neghentopia (2017).