Alberto Caviglia, Olocaustico
Un provocatorio romanzo sui disastri del negazionismo
Un venticinquenne romano che vive a Tel Aviv, sogna di diventare un grande regista, parla con Philip Roth dei suoi problemi con le donne (pur innamorato di Sharona non si sente pronto ad andare a convivere con lei), e per mantenersi intervista gli ultimi sopravvissuti all’Olocausto: il protagonista di Olocaustico di Alberto Caviglia (pubblicato da Giuntina), David Piperno, commette un errore imperdonabile: spaccia un barbone che vive sotto casa sua per l’ultimo dei deportati solo per poter continuare a lavorare. All’inizio pensa di averla fatta franca e diventa famoso (siamo nel 2023 e c'è un gran bisogno di superstiti in grado di riportare l’attenzione sulla persecuzione degli ebrei) ma quando dall’America partono i sospetti di una truffa e poi si ha la conferma dei sospetti che nutrivano anche gli esperti del Museo Yad Vashem, lo stesso museo viene messo sotto accusa e infine chiuso. L’antisemitismo negazionista ha ora una buona base per ripartire, dappertutto riprendono attacchi contro gli ebrei, i monumenti alla memoria dell’Olocausto sono danneggiati e l’Onu arriva a sancire che la “presunta persecuzione razziale ai danni degli ebrei e di altre minoranze nell’ambito della seconda guerra mondiale è destituita di ogni fondamento storico”. David deve assolutamente trovare un sistema per ristabilire la verità e decide di farlo mettendo su, con l’aiuto degli amici, un falso talmente falso che risulterà vero. Un libro molto divertente e molto istruttivo riguardo ai pericoli che si corrono se non si sta bene in guardia dalle fake news.
Alberto Caviglia è nato a Roma nel 1984. Sceneggiatore, autore satirico, scrittore, esordisce alla regia nel 2015 con Pecore in erba, presentato al Festival di Venezia. Olocaustico è il suo primo romanzo.
La Shoah era sempre stata una tessera centrale del grande mosaico della Storia dell’Occidente, ma ora che quella tessera era stata staccata, anche quelle che la circondavano avevano iniziato a vacillare, come in procinto di far crollare tutta la struttura.
Alberto Caviglia è nato a Roma nel 1984. Sceneggiatore, autore satirico, scrittore, esordisce alla regia nel 2015 con Pecore in erba, presentato al Festival di Venezia. Olocaustico è il suo primo romanzo.