Giacomo Sartori, Baco

Nelle valli

Un ragazzino sordo, che a tratti diventa molto aggressivo, in seguito al grave incidente stradale della madre si ritrova con il padre troppo giovane  e irresponsabile e con il fratello maggiore che a tredici anni è un genio dell’informatica. Baco di Giacomo Sartori pubblicato da Exòrma è ambientato in un ex pollaio, divenuto allevamento di api. Il protagonista decenne si lega alla sua logopedista Logo e a Baco, un intelligenza virtuale che per lui è una sorta di cagnolino. Un libro sulle tecno-scienze, su come ci influenzano e sui limiti del nostro linguaggio nonché del nostro modo di pensare.

Le parole mi sono sempre sembrate stampelle ingombranti. A differenza dei segni non sono mai davvero giuste, mai davvero sincere, anche nel migliore dei casi pencolano dove vogliono loro, nascondendo intenzioni che non corrispondono esattamente con quello che cercherebbero di far credere. Bisognerebbe poterle mettere a stecchetto, ma la verità è che vincono sempre loro.

 
Giacomo Sartori (Trento, 1958) è agronomo, e vive a Parigi. Autore di racconti e poesie, ha pubblicato i romanzi Tritolo (il Saggiatore,1999), Anatomia della battaglia (Sironi, 2005), Sacrificio (Pequod, 2008; Italic, 2013), Cielo nero (Gaffi, 2011), Rogo (CartaCanta, 2015) e Sono Dio (NN Editore, 2016). Per Exòrma ha pubblicato nel 2019 Animali non addomesticabili (con Paolo Morelli e Marino Magliani). È membro del blog collettivo Nazione Indiana.