La "Vita nuova" secondo Nicola Piovani

I sonetti danteschi incastonati tra le note

La Vita Nuova, proposta da Nicola Piovani al Ravenna Festival del 2015, è una cantata per voce recitante, soprano e piccola orchestra, ispirata all’omonima opera di Dante Alighieri. Nel comporla, Piovani si è interrogato sulla forte commozione che quest’opera può ancora suscitare in un lettore di oggi, cercando, quella commozione, di renderla in termini musicali. È uno spettacolo che s’inserisce in un più ampio progetto della Compagnia della Luna, fondata nel 1990 dallo stesso Piovani assieme a Vincenzo Cerami e Lello Arena con lo scopo di realizzare spettacoli, spesso di intensi contenuti drammatici o tragici, nei quali la parola e la musica avessero pari e forte peso scenico e fossero in grado di generare, come un polo negativo e un polo positivo quando s’incontrano, una sorta di scintilla, diversa e maggiore della semplice somma dei due. 

Piovani non ha messo in musica i sonetti della Vita Nova

Avevo a che fare con i versi di Dante Alighieri e i versi di Dante Alighieri sono, secondo me, intoccabili, quanto meno da me. Non riesco a immaginare qualcuno che possa mettere in forma cantata gli endecasillabi della ‘Divina Commedia’ e neanche quelli della ‘Vita Nuova’ - Nicola Piovani

Nella parte recitata, i sonetti sono stati “incastonati” tra brani di musica che scandiscono la sequenza delle due quartine e delle due terzine, rispettando completamente la forma del sonetto stesso, mentre la musica strumentale conduce da una poesia all’altra, interpretando con libertà emotiva il senso dei testi.

Invece, ho messo in canto quelle parti della Vita Nova, che Dante stesso chiama canzoni, ballate. E allora, lì, le ho messe in musica e c’è il soprano, la magnifica voce di Rosa Feola, che risponde alla magnifica voce di Elio Germano, cantando - Nicola Piovani


La Vita Nova, composta da venticinque sonetti, cinque canzoni e una ballata collegate fra loro da prose, fu scritta da Dante intorno al 1292. L’amore del poeta per Beatrice è il tema dell’opera e Vita nova corrisponde, verosimilmente, a “vita rinnovata dall’amore”: dal loro primo incontro fino al sogno premonitore della morte della donna e al proponimento di Dante di non parlare più di Beatrice finché non sarà in grado di dirne “quello che mai non fue detto d’alcuna”. 

In quella parte del libro de la mia memoria dinanzi a la quale poco si potrebbe leggere, si trova una rubrica la quale dice: ‘Incipit vita nova’. Sotto la quale rubrica io trovo scritte le parole le quali è mio intendimento d’assemplare in questo libello; e se non tutte, almeno la loro sentenzia - Dante Alighieri, Vita nuova


Rosa Feola, soprano, è nata a San Nicola la Strada, Caserta, nel 1986. Ha iniziato a studiare pianoforte quando aveva cinque anni e si è diplomata con il massimo dei voti e la lode presso il Conservatorio Giuseppe Martucci di Salerno nel 2008, perfezionandosi, poi, in Opera Studio presso l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia con Renata Scotto, Anna Vandi e Cesare Scarton. Ha debuttato nel ruolo di Corinna (Il viaggio a Reims di Gioachino Rossini) con Kent Nagano all'Accademia di Santa Cecilia all'età di 23 anni. Nel 2012, con Riccardo Muti e la Chicago Symphony Orchestra canta per la prima volta negli Stati Uniti in Carmina Burana di Carl Orff. Nel 2017, è al Teatro alla Scala ne La gazza ladra di Gioachino Rossini, diretta da Riccardo Chailly.

Rai Cultura - Rai Com - Ravenna Festival
Coproduzione con il Festival dei Due Mondi di Spoleto
in collaborazione con La Compagnia della Luna
presentano dal Palazzo Mauro De André di Ravenna:

VITA NUOVA
Soprano: Rosa Feola
Voce recitante: Elio Germano
Ensemble strumentale diretto da Nicola Piovani
Marco Loddo: contrabbasso
Ivan Gambini: percussioni
Alessio Mancini: flauti
Marina Cesari: sassofono
Rossano Baldini: tastiera
e strumentisti dell’Orchestra Giovanile Italiana