Casa

Le parole dei nostri giorni - Luca Serianni

Casa è una delle parole più legate alla nostra sfera affettiva. Indica infatti non solo la dimora fisica in cui abitiamo, ma anche l’insieme dei nostri famigliari, delle persone con con cui viviamo: si parla non a caso di persone di casa e anche di un estraneo con cui siamo in rapporti di grande amicizia si dice è una persona di casa, come se fosse parte della famiglia.

E ancora un cibo fatto in casa ci dà più fiducia rispetto ad un cibo comprato al supermercato, non tanto perché controlliamo direttamente gli ingredienti che usiamo, ma soprattutto perché immaginiamo sia stato fatto con particolare cura, se non addirittura con amore.

Casa, accanto al significato primario, quello della nostra personale dimora, ha anche significati più estesi: pensiamo alla casa di riposo per anziani, alla casa di cura per l'assistenza agli ammalati e, con intento eufemistico, alla casa circondariale, che vela il concetto di carcere. Casa deriva dal latino casa. In latino la parola principale per "casa" era domus, che sopravvive nel nostro duomo, la casa del Signore, e invece casa indicava una catapecchia. Poi l’evoluzione dei tempi, e soprattutto la crisi economica nel tardo Impero, ha portato ad una modificazione di questi rapporti e quell’antica catapecchia è diventata la nostra abituale casa.



Luca Serianni è uno dei più autorevoli linguisti italiani. Professore emerito di Storia della lingua italiana presso l’ateneo di Roma La Sapienza, è accademico della Crusca, dei Lincei, dell'Accademia delle Scienze di Torino ed è vicepresidente della Società Dante Alighieri. Nel 2002 e nel 2019 gli sono state conferite due lauree honoris causa dall'Università di Valladolid, e dall'Università di Atene. Ha curato con Maurizio Trifone la nuova edizione del Devoto-Oli. Vocabolario della lingua italiana. È direttore delle riviste «Studi linguistici italiani» e «Studi di lessicografia italiana». Si è occupato di grammatica italiana, di lingua letteraria, di linguaggi settoriali (medicina, diritto) e di didattica dell'italiano. Numerosi i suoi contributi e le opere a carattere  scientifico. 
Tra i suoi libri: Grammatica italiana, UTET, 1988 poi Garzanti. Italiani scritti, Il Mulino, 2003. Un treno di sintomi. I medici e le parole: percorsi linguistici nel passato e nel presente, Garzanti, 2005. Prima lezione di grammatica, Laterza, 2006. La lingua poetica italiana, Carocci 2009. L'ora d'italiano, Scuola e materie umanistiche, Laterza, 2010.  Storia dell'italiano dell'Ottocento, Il Mulino, 2013. Leggere, scrivere, argomentare. Prove ragionate di scrittura, Laterza, 2013. Prima lezione di Storia della lingua italiana, Laterza, 2015. Parola, Il Mulino, 2016. Per l'italiano di ieri e oggi,  Il Mulino, 2018.