Epidemia

Le parole dei nostri giorni - Valeria Della Valle

Sappiamo tutti che cos’è una epidemia: la manifestazione improvvisa d’una malattia che si diffonde rapidamente, per contagio diretto o indiretto, fino a colpire un gran numero di persone in un territorio più o meno vasto, e che si estingue dopo una durata più o meno lunga. Questa è la definizione che ne danno i vocabolari, che aggiungono anche che la parola ci è arrivata dalla lingua greca, e che nella lingua italiana era già in uso alla fine del Duecento.

Ma la parola, dal suo significato originario, ne ha poi assunto uno figurato, per indicare qualsiasi fenomeno, ma per lo più negativo, che si diffonda largamente, o per indicare qualsiasi cosa che si manifesti con molta frequenza: infatti, nel linguaggio comune, la parola epidemia è usata spesso in questo senso, in frasi come «c’è un’epidemia di incidenti, di fallimenti» o anche «un’epidemia di  egoismo, di menefreghismo, di violenza ecc.».

Questo uso figurato per indicare un’abitudine negativa si è diffuso tardi, a partire dal Settecento. Già Niccolò Tommaseo, l’autore del celebre Dizionario della lingua italiana pubblicato tra il 1861e il 1879, sottolineava questa possibilità, e lo faceva in modo molto colorito, scrivendo che si tratta di un “morbo intellettuale che si va spargendo e allargando, e riportava un esempio polemico che può essere ancora d’attualità  «Tutti voglion essere deputati, tutti cavalieri. È un’epidemia!». Epidemia, nell’antica Grecia significava anche, nei racconti mitologici, “presenza o apparizione di una divinità in un luogo”. Un significato certamente  migliore, che preferiamo all’altro.



Valeria Della Valle, già professoressa associata di Linguistica italiana alla Sapienza Università di Roma, ha pubblicato saggi sugli antichi testi toscani, sulla storia della lessicografia, sulla terminologia dell’arte, sulla lingua della narrativa contemporanea, sui neologismi. Socia corrispondente dell’Accademia della Crusca e socia ordinaria dell’Accademia dell’Arcadia, è autrice, con Giuseppe Patota, di 14  libri  di divulgazione sulla  lingua italiana (ultimo della serie, La nostra lingua italiana, 2019). Nel 2008 ha diretto Il Vocabolario Treccani (5 volumi) e, con Giovanni Adamo, Neologismi. Parole nuove dai giornali, editi dall’Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani. Nel 2014 ha scritto il soggetto  di Me ne frego! Il fascismo e la lingua italiana, prodotto dall’Istituto Luce Cinecittà. Nel 2018 ha diretto con Giuseppe Patota Il nuovo Treccani  e con Giovanni Adamo Neologismi. Parole nuove dalla stampa (2008-2018). Per Rai Cultura ha partecipato al programma “Storie della letteratura. Speciale per Dante”, andato in onda nel 2015 per i 750 anni dalla nascita di Dante Alighieri e ritrasmesso dal 23 al 25 marzo 2020 da Rai 5 in occasione del Dantedì.