Fabrizio Gifuni legge dal Canto di Ulisse

Inferno XXV

Fabrizio Gifuni legge i versi dell'Inferno in cui Dante incontra Ulisse (canto XXVI, versi 76-142), versi che culminano così:

"O frati", dissi "che per cento milia 
perigli siete giunti a l’occidente, 
a questa tanto picciola vigilia                                        

d’i nostri sensi ch’è del rimanente, 
non vogliate negar l’esperienza, 
di retro al sol, del mondo sanza gente.                        

Considerate la vostra semenza: 
fatti non foste a viver come bruti, 
ma per seguir virtute e canoscenza”.

Per gentile concessione dell'autore e del Centro per il libro e la lettura.

Fabrizio Gifuni nasce a Roma il 16 luglio 1966. Ideatore e interprete di numerosi lavori fra i quali il progetto Gadda e Pasolini, antibiografia di una nazione (Premio Ubu nel 2010 come miglior spettacolo e miglior attore dell’anno per L’Ingegner Gadda va alla guerra) - con la regia di Giuseppe Bertolucci - e Il dio di Roserio, uno studio sul primo capitolo. Nelle ultime stagioni è stato protagonista al Piccolo di Milano, della Lehman Trilogy - di Luca Ronconi - e di Freud ovvero l’interpretazione dei sogni, per la regia di Federico Tiezzi. Al cinema e in televisione, quasi quaranta i titoli, è stato diretto, fra gli altri, da Gianni Amelio, Marco Tullio Giordana, Liliana Cavani, Ridley Scott, Edoardo Winspeare, Paolo Virzì, Marco Bellocchio, Paolo Franchi e Daniele Vicari. Nel 2014 riceve il David di Donatello per il film Il capitale umano. Per il lavoro svolto negli ultimi quindici anni sul potenziale teatrale di importanti testi e autori della letteratura italiana e straniera, gli viene assegnato nel 2014 il Premio Napoli per la cultura italiana e, nel 2018, la Laurea Honoris causa in Letteratura italiana, filologia moderna e linguistica dall’Università degli studi di Roma Tor Vergata.