Ho fatto la spia di Joyce Carol Oates secondo Carlo Prosperi

Un romanzo jazzistico sulla violenza insita nei rapporti umani

Violet Rue Kerrigan ha dodici anni ed è l’ultima di una famiglia molto numerosa di origine irlandese che vive a South Niagara. Il padre fa l’idraulico ed è un uomo irascibile e violento, ma ha un debole per lei, mentre lei stravede per i fratelli maggiori. Una notte li sente rientrare a tarda notte: parlano di una mazza da baseball di cui si devono disfare, sono in preda all’agitazione. Il giorno dopo un diciassettenne nero viene trovato in fin di vita per strada: è stato investito da una macchina mentre andava in bicicletta e poi picchiato selvaggiamente. Il ragazzo muore e Violet Rue finisce per rivelare a scuola quello che ha sentito a casa; i fratelli vengono arrestati e lei viene mandata dalla zia perché i suoi genitori non la vogliono più vedere. Ho fatto la spia di Joyce Carol Oates, pubblicato dalla Nave di Teseo nella traduzione di Carlo Prosperi, racconta attraverso la voce della protagonista ormai adulta come è stato trovarsi privata del sostegno delle persone che amava. Prima subisce le molestie di un professore di matematica, poi è lo zio a cercare di concupirla e, quando trova un lavoro da donna delle pulizie per mantenersi agli studi incappa in un uomo profondamente disturbato che vorrebbe averla in sua balia. In tutto questo tempo Violet Rue non perde la speranza di venir riammessa in famiglia, scrive biglietti di auguri ai suoi cari e manda tutti i soldi che può alla madre del ragazzo ucciso. Fino al finale a sorpresa. Un vivido ritratto dell’America di oggi, del suo razzismo, della sua misoginia, della sua omertà, ma anche, come ci dice Carlo Prosperi in questa intervista, una lucida riflessione sulla violenza insita nei rapporti umani, che sono sempre rapporti di sopraffazione quando non sono rapporti di amore.
 

Miriam mi spiegò nuovamente: zia Irma, Port Oriskany, trasferimento in un’altra scuola. Perché non potevo restare a casa, papà su questo era irremovibile. E nessun altro parente a South Niagara sarebbe stato disposto a ospitarmi. Topo mi chiamavano. Non la perdoneremo mai per aver fatto la spia contro i suoi fratelli.  


Joyce Carol Oates è nata a Lockport il 16 luglio 1938. Ha ricevuto numerosi importanti riconoscimenti, tra i quali: la National Medal of Humanities, il National Book Critics Circle Ivan Sandrof Lifetime Achievement Award, il National Book Award e il PEN/Malamud Award for Excellence in Short Fiction. Autrice enormemente prolifica, ha scritto tra gli altri i romanzi: Blonde, Epopea americana, I ricchi. Per La nave di Teseo ha pubblicato Ho fatto la spia (2020). Insegna alla Princeton University ed è membro dell’American Academy of Arts and Letters dal 1978. 

Carlo Prosperi è nato ad Atri nel 1968. Ha tradotto fra gli altri James Ellroy, E.L. Doctorow, Tim O'Brien e Michael Cunningham.