Francesco Troccoli, Mare in fiamme
Un padre, una figlia e gli intrighi libici
Marina, la protagonista di Mare in fiamme di Francesco Troccoli (L’Asino d’oro) insegna in una scuola multietnica di Roma. Un giorno a scuola viene raggiunta dalla notizia che suo padre, Italo, è stato ricoverato all’Ospedale militare del Celio, in seguito all’esplosione di una mina in Libia, paese in cui lavorava come inviato per un giornale. Mentre le condizioni di Italo peggiorano inesorabilmente, intorno a Marina cominciano strani traffici: la convocazione da parte di un misterioso cavaliere che sa molto su suo padre e la consegna di una fototessera con la scritta, sorella mia aiutami. Accanto a sé Marina ha il nonno Orazio, novantenne eroe di guerra che se la deve vedere con il suo badante e il gemello di questo, e Antonio, il padre di un suo alunno, che si sta separando dalla moglie ed è attratto da lei. Un romanzo in cui quasi nessuno è quello che sembra e che affronta il problema emigrazione approfondendo la storia recente della Libia, paese disgraziatissimo verso cui l’Italia si è comportata in modo inqualificabile.
Francesco Troccoli è nato a Roma il 10 febbraio 1969. Laureato in farmacia, nel 2008 abbandona la carriera di dirigente in una multinazionale farmaceutica per dedicarsi alla scrittura di genere fantastico e all'attività di scrittura e traduzione in campo tecnico-scientifico. Ha pubblicato i romanzi Ferro Sette (2012), Falsi dei (2013), Mondi senza tempo (2016) e la raccolta di racconti Domani forse mai (2012).Oggi Marina ha perduto Italo, ma ha ritrovato un padre. Nella stretta ancora incerta della mano di Mina sente che c’è un nuovo inizio. Sta a lei far sì che diventi salda. Come il legame che quell’uomo misterioso ha saputo creare. Tra le persone, le culture, i mondi.