Franco Faggiani, Non esistono posti lontani

Salvando opere d'arte dai nazisti

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        Un archeologo romano settantenne, legato solo alla sua gatta e al portinaio del suo palazzo e un giovane ischitano calvo e svelto di mano sono i protagonisti della rocambolesca e appassionante avventura raccontata da Franco Faggiani nel suo romanzo, Non esistono posti lontani (Fazi). I due si conoscono a Bressanone. Siamo nell’aprile del 1944 e Filippo Cavalcanti è stato mandato dal suo capo in missione: deve controllare gli imballaggi delle opere d’arte che i tedeschi hanno trafugato per inviarle nei musei di Berlino. Quintino invece è lì al confino: sorpreso a rubare, si è salvato dal carcere perché è un mago dei motori e lavora in un’officina. Cominciata con il furto della borsa del primo da parte del secondo, la relazione tra i due migliora rapidamente: Quintino è attratto dalla schiettezza dell’anziano professore e di fronte alla sua desolazione per il trafugamento di reperti archeologici e quadri famosi tira fuori un ardito piano per riportare il tutto a Roma. Così i due saltano su un camion e, sfoderando ora le divise tedesche ora  le insegne della Croce rossa, partono verso la Svizzera per poi attraversare l’Italia dal Nord al Centro-Sud. Durante questo viaggio fronteggiano enormi pericoli, rischiando la morte più di una volta; ricevono l’aiuto di religiosi e partigiani e consolidano il rapporto di affetto reciproco. La meta finale della missione diventerà l’isola di Ischia, dove vive una marchesa appassionata d’arte che passa il tempo a copiare opere famose che Quintino rivende come originali. Faggiani riesce a restituire il clima concitato dell’Italia del 1944, fa rivivere i luoghi di questa impresa soffermandosi sugli scenari naturali e inventa una coppia di personaggi pieni di calore senza mai scadere nel macchiettismo.

        - Voi dovrete essere aggressivo, duro, mi raccomando. Dovete fare casino, professo’! Quelli, confusi dagli strilli, dagli ordini e dal sonno, non potranno far altro che caricare il camion… almeno spero.
        -    Quintino lei è pazzo
        -    Artista, professo’, fantasioso.

        Franco Faggiani vive a Milano e fa il giornalista. Ha lavorato come reporter in giro per il mondo e ha scritto manuali sportivi, guide, biografie. Con La manutenzione dei sensi (Fazi Editore, 2018), vincitore di diversi premi si è fatto conoscere da un largo pubblico. Con Il guardiano della collina dei ciliegi (Fazi Editore, 2019), ha vinto il Premio Biblioteche di Roma 2019 e il Premio Selezione Bancarella 2020. 
         

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