Andrea Pomella, I colpevoli

Cronaca di una riconciliazione

Riflessione sul padre, sul tradimento, sulla complessità delle relazioni familiari, I colpevoli prosegue lo scavo sulla propria autobiografia alla ricerca di una rifondazione letteraria cominciato da Andrea Pomella con il romanzo, L’uomo che trema, sempre pubblicato da Einaudi. A sette anni l'io narrante decide di non voler avere più nulla a che fare con suo padre, che ha lasciato la madre ed è andato a vivere con un’altra donna. Divenuto padre a sua volta, ormai adulto, riallaccia quel rapporto troncato e nel libro descrive nei dettagli com’è incontrare un uomo che si è bandito dalla propria vita e con cui non si è mai smesso di fare i conti. Pomella si sofferma sulla natura cauta degli incontri con il padre, sul reciproco desiderio di evitare ogni attrito, sul sollievo offerto dai discorsi sul giardinaggio, la musica, il nipotino; iscrive la propria storia in un contesto letterario più ampio, cita Kafka e Leopardi, la loro lotta contro una figura genitoriale preponderante. Un'incisiva lettera al padre, la messa a nudo dei meccanismi della colpa e del perdono in un orizzonte totalmente laico e immanente.

Ora, dopo gli anni del non-amore, ci apprestiamo a vivere questo tempo in cui cercherò di convincermi che, tra un figlio vero e ciò che io rappresento adesso per te, in fondo, c’è poca differenza.


Andrea Pomella è nato a Roma nel 1973. Ha pubblicato per Einaudi L'uomo che trema (2018, Premio Napoli 2019) e I colpevoli (2020). Ha scritto anche Il soldato bianco (Aracne 2008), 10 modi per imparare a essere poveri ma felici (Laurana 2012), La misura del danno (Fernandel 2013) e Anni luce (Add 2018). Scrive su Doppiozero e minima&moralia e insegna scrittura autobiografica alla Scuola del Libro di Roma.