Diceria dell'untore di Gesualdo Bufalino

Con Nadia Terranova

Scoperto grazie a una scommessa tra Elvira Sellerio, Leonardo Sciascia e altri amici, che leggono un suo scritto su Comiso e gli chiedono se ha un romanzo nel cassetto, Gesualdo Bufalino esordisce a sessant’anni e il suo primo libro, Diceria dell’untore, pubblicato nel 1981, è subito un successo e vince il Premio SuperCampiello. Nel 1990 Beppe Cino ne trae un film con Remo Girone, Lucrezia Lante della Rovere e Franco Nero. Il romanzo si basa su un ricordo autobiografico dell’autore e parte dall’ingresso in sanatorio del giovane protagonista, reduce dalla guerra. Alla Rocca, sulle alture di Palermo, una compagnia varia cerca di ritrovare la salute facendosi curare dal Gran Magro, un dottore colto e bisbetico. L’amore per una ventenne molto malata e dal passato oscuro spinge il protagonista a una fuga impossibile. Dopo Diceria dell’untore, attingendo ai suoi numerosi inediti, Bufalino ha pubblicato, libri di poesie, di memorie, di aforismi, scritti giornalistici e romanzi a carattere lirico-autobiografico. Con Le menzogne della notte (1988) vince il Premio Strega. Tra i suoi titoli: Comiso ieri (1978), Museo d'ombre (1982), Cere perse (1985), L’uomo invaso (1986), Il malpensante (1987), L’isola nuda (1988), Il matrimonio illustrato (1989), Saldi d’autunno (1990), Qui pro quo (1991), Argo il cieco (1992), Calende greche (1992), Il Guerrin Meschino (1993), Museo d’ombre (1993), Bluff di parole (1994), Tommaso e il fotografo cieco (1996), Dizionario dei personaggi di romanzo (2000). Nella collana Classici Bompiani sono disponibili i due volumi delle Opere. Nato a Comiso il 15 novembre 1920, Bufalino è morto il 14 giugno 1996. È stato per lungo tempo insegnante e traduttore. A guidarci all’interno del suo primo romanzo è Nadia Terranova.

Di solito quando si parla di esordienti si pensa a giovani che smaniano, vogliono pubblicare, bramano l'attenzione degli editori. Invece nel caso di Diceria dell'untore di Gesualdo Bufalino abbiamo a che fare con un esordiente molto tardivo. L'autore aveva più di sessant'anni e fu scoperto da due scout molto particolari: cioè Elvira Sellerio e Leonardo Sciascia che riuscirono a tirar fuori dal cassetto in cui era serrata un'opera che oggi possiamo considerare uno dei più grandi capolavori del Novecento.


Nadia Terranova è nata a Messina. Ha esordito nella narrativa per adulti con Gli anni al contrario (Einaudi Stile Libero 2015), seguito da Addio fantasmi (2018). Fra i suoi lavori per bambini e ragazzi Bruno il bambino che imparò a volare (Orecchio Acerbo, 2012), Le nuvole per terra (Einaudi Ragazzi, 2015) e Casca il mondo (Mondadori, 2016).

Si ringrazia la Biblioteca Angelica di Roma per aver ospitato le riprese della puntata.