Elena Loewenthal, La carezza, Una storia perfetta

Amore e filologia

Il primo incontro tra Lea e Pietro avviene in un ristorante di Rossano, siamo nel 1999, e l’occasione che li fa conoscere è un convegno su un prezioso codice medievale conservato nel museo della cittadina. Lei è una paleografa di trentanove anni, lui un filologo sposato con un figlio: quella sera due ore dopo la cena finiscono a letto insieme e si amano con tanta intensità da non volersi più perdere. Poi ognuno torna alla sua vita e il romanzo di Elena Loewenthal, La carezza, Una storia perfetta, pubblicato da La nave di Teseo racconta una relazione fatta di incontri fugaci in tempi diversi, con un intervallo di vent’anni, caratterizzata sempre dalla stessa passione e sintonia. Si rivedono a Napoli, a Matera e infine a Pantelleria e un Sud inondato di luce è lo scenario perfetto per questa unione che riesce a tenere fuori ogni problema pratico, ogni meschineria, ogni scontro, ogni recriminazione.

Ogni tanto Lea pensa che è un po’ un salto nel buio, quello che sta capitando a loro due. Paura? Poca. Quasi niente. In compenso gioia, allegria, intimità clandestina e spensierata. Proprio come quando si viene a capo di un’aporia nel testo, una difformità nel tratto di una lettera, una sbavatura dell’inchiostro che non è un errore ma una rivelazione. Qualcosa di nuovo, di appena inventato. Perché inventare non può che significare tradire, volgere le spalle all’abitudine, a ciò che si dà ormai per scontato. L’errore è l’unica strada che porta alla scoperta. Nel testo, nella vita.

Elena Loewenthal (Torino, 1960) lavora sui testi della tradizione ebraica e traduce letteratura d’Israele. Scrive di saggistica e narrativa. Collabora alla Stampa e a Tuttolibri. Insegna presso lo IUSS di Pavia. Tra i suoi libri: Attese (2005, finalista al premio Strega), Eva e le altre. Letture bibliche al femminile (2007); Conta le stelle, se puoi (2008, premio Campiello Selezione della Giuria, premio Roma 2009). Nel 2015 è uscito Lo specchio coperto. Diario di un lutto, nel 2019 il romanzo Nessuno ritorna a Baghdad. Dal 2015 al 2017 è stata addetto culturale presso l’Ambasciata d’Italia in Israele. Dal gennaio 2020 è il direttore della Fondazione Circolo dei Lettori di Torino.