Saverio Simonelli, Cercando Beethoven

Sublimare il dolore attraverso la musica

Ambientato all’inizio dell’Ottocento in Austria, Cercando Beethoven di Saverio Simonelli (Fazi) mette in scena un giovane di nome Wilhelm appassionato di Beethoven. Ad
Heiligenstadt, il sobborgo di Vienna dove il grande musicista va in villeggiatura, Wilhelm lo pedina e arriva al punto di entrare in casa sua in combutta con nuovi amici, Andreas e Queenia, anche loro animati da curiosità e riverenza verso Beethoven. Il destino ha in serbo per Wilhem la possibilità di diventare amico di Ludwig van Beethoven, di frequentarlo in teatro e nel corso delle sue passeggiate, di sentirlo parlare di musica e di altro. Raccontando la storia d’amore tra Wilhelm e Queenia, la ragazza che con la sua spontaneità conquista Beethoven, Simonelli ricostruisce un mondo di artisti e famiglie nobili, passando con disinvoltura dagli aneddoti storici alla trama di finzione, e delineando la figura di un gigante della cultura dall’aspetto dimesso, dalla sensibilità esasperata e dalla possente umanità.

Detestava provocare qualsiasi forma di adulazione. Doveva momentaneamente isolarsi per accogliere l’ispirazione e meditarla in tranquillità. Stavo idealizzando, forse, magari era solo il suo carattere spigoloso, ma probabilmente la verità era che quell’uomo era sempre al di là di qualsiasi congettura. Come aveva detto Himmel? Un orso e un cerbiatto, sì me lo ricordavo. Eppure non andava bene. Scordarsi le definizioni: ecco cosa c’era da fare quando c’era di mezzo lui. Chiudere gli occhi e respirare, come diceva la madre di Queenia. Godere la musica e lasciare l’uomo anche alle sue manie, le sue fragilità.


Saverio Simonelli è nato a Roma nel 1964. Giornalista professionista, è vicecaporedattore del tg2000 per cui cura e conduce la rubrica culturale Terza Pagina. Laureato in Filologia germanica e traduttore, ha pubblicato diversi libri di saggistica e racconti per ragazzi. Cercando Beethoven è il suo primo romanzo.