Raffaele La Capria: la guerra vista da ragazzo

Dal programma L'Altro '900

Lo scrittore Raffaele La Capria legge un estratto dal suo libro False partenze e commenta come la guerra ai suoi occhi di ragazzo apparisse una fantasmagoria. Il filmato è tratto dalla terza puntata della stagione 2020 del programma L’altro ‘900 intitolata Guerra.
 
L’altro ‘900 è il programma di letteratura di Rai Cultura diretta da Silvia Calandrelli firmato da Isabella Donfrancesco e da Alessandra Urbani per la regia di Enzo Sferra e Laura Vitali, in onda ogni lunedì in prima serata su Rai 5 dal 14 dicembre 2020. In questa edizione oltre alle letture di Alessio Vassallo, quelle di Marco Baliani, Anna Bonaiuto, Giuliana De Sio, Daria Deflorian, Gianfelice Facchetti, Francesca Serra e Pamela Villoresi.

Raffaele La Capria nasce a Napoli l’ 8 ottobre 1922. Dopo essersi laureato in giurisprudenza all'Università di Napoli nel 1947 e dopo aver soggiornato in Francia, Inghilterra e Stati Uniti, nel 1950 si trasferisce a Roma. Nel 1957 frequenta a Harvard l'International Seminar of Literature. Collabora alle pagine culturali del Corriere della Sera; dal 1990 è condirettore della rivista letteraria Nuovi Argomenti. È autore di radiodrammi per la Rai. È stato anche co-sceneggiatore di molti film di Francesco Rosi, tra i quali Le mani sulla città (1963) e Uomini contro (1970) e ha collaborato con Lina Wertmüller alla sceneggiatura del film Ferdinando e Carolina. Ha esordito con il romanzo Un giorno d'impazienza nel 1952. Il suo secondo libro, Ferito a morte, è uscito quasi dieci anni dopo, nel 1961, vincendo il premio Strega. Nel 1982 ha raccolto i tre romanzi Un giorno d'impazienza, Ferito a morte e Amore e psiche (1973) nel volume Tre romanzi di una giornata. Ha pubblicato anche raccolte di racconti come La neve del Vesuvio, Fiori giapponesi (1979), il racconto Colapesce (1997) e si è dedicato molto alla saggistica, pubblicando, tra gli altri, False partenze (1964), Il sentimento della letteratura (1997) e un'autobiografia, Cinquant'anni di false partenze (2002). Altri suoi scritti (come le raccolte La mosca nella bottiglia, Lo stile dell'anatra e La bellezza di Roma) sono di tipo civile. Nel 2003 le opere di Raffaele La Capria sono state pubblicate in un volume della prestigiosa collana "I Meridiani", a cura di Silvio Perrella; una nuova edizione riveduta e aggiornata, in due volumi, è stata pubblicata nel 2015. La Capria ha anche tradotto opere per il teatro di autori come Jean-Paul Sartre, Jean Cocteau, T. S. Eliot, George Orwell.